Il caffè che abbatte le barriere sociali e culturali

Sociale
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In Giordania una nuova attività imprenditoriale con una gestione un po’ speciale.

Sensibile alle condizioni umane dei paesi arabi Brina Jusur (Costruiamo i Ponti) l’intervento finanziato dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e allo Sviluppo realizzato dalla Ong italiana Un Ponte Per (UPP) ha avviato in Giordania numerose attività lavorative per migliore l’accesso al mercato del lavoro delle comunità più vulnerabili e in particolare delle persone svantaggiate.

Per confermare l’impegno umanitario e per rispondere ai bisogni di integrazione lavorative della popolazione locale, Un Ponte Per insieme con il suo partner locale l’organizzazione Our Step, associazione formata da ragazzi con disabilità, hanno collaborato per realizzare un nuovo progetto; una caffetteria che è a sua volta gestita da persone con handicap fisico e psichico.

Macchinadelcaff

Foto: macchina per caffè espresso

Della formazione dei lavoratori se ne sono occupati UPP e Our Step che hanno seguito i ragazzi anche in un percorso di accompagnamento psicosociale. Con le competenze acquisite i giovani giordani sono in grado gestire autonomamente il bar.

Dall'esperienza recente della caffetteria che, da subito ho dato un segnale positivo alla società per aver abbattuto barriere fisiche e sociali, sono seguiti numerosi interventi socio assistenziali a favore dell’integrazione di persone con disabilità.

Sebbene esempi come questo sono assolutamente da apprezzare e possibilmente da imitare in tutto il mondo, non possiamo non riflettere sul fatto che beneficiari di questi interventi umanitari forse hanno il diritto all'autodeterminazione nei propri progetti di vita.

Chiara Garavini

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