Eurovision Song Contest, lo show che fa ballare l’Europa

Si parla tanto d’Europa ma alla fine chi la conosce? Quest’entità che sembra sempre così lontana da tutti ha il suo festival musicale che una volta l’anno porta sul palco di una capitale oltre 40 artisti provenienti da tutto il continente e da altri stati che fanno letteralmente carte false per partecipare all’Eurovision Song Contest che quest’anno si tiene a Kiev, in Ucraina, il paese che ha vinto l’anno scorso. Si tratta della più grande competizione canora del pianeta, uno show che l’anno scorso, solo per fare dei numeri, ha visto davanti lo schermo oltre 204milioni di spettatori di tutto il mondo. 

In Italia l’Eurovision ha passato alterne vicende ma quest’anno saranno in parecchi, domani, a rimanere incollati davanti alla tv per la finale. Sì perché a rappresentarci sarà Francesco Gabbani, il trionfatore dell’ultimo Festival di Sanremo reso celebre da “Occidentali’s Karma”, brano che impazza da febbraio nelle radio e dalla performance con la scimmia, ma soprattutto perché i social network stanno riuscendo a creare un ottimo traino per questo show faraonico che mescola talmente tanti ingredienti diversi che quello che ne viene fuori, almeno una serata, è da vedere. 

Gabbani si esibirà nella serata finale perché l’Italia gareggia nella “top five” insieme a Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna e Ucraina, i vincitori dell’anno scorso. Le due semi-finali che si sono tenute martedì 9 e giovedì 11 maggio hanno decretato gli artisti che si esibiranno sul palco dell’Exhibition Center di Kiev. 

Foto: Francesco Gabbani  www.facebook.com/francescogabbaniofficial

In finale sono arrivati suoni e lingue che vengono da paesi di un concetto abbastanza allargato d’Europa (gli spettatori al primo Eurovision si stupiranno di vedere Israele e Australia): tra i favoriti, oltre Gabbani che parte con un grande affetto da parte del pubblico europeo (il video di “Occidentali’s Karma” con oltre 110 milioni di visualizzazioni è il brano eurovisivo più visto di sempre) c’è il portoghese Salvador Sobral, i Sunstroke Project dalla Moldavia e il giovanissimo Kristian Kostov dalla Bulgaria. 

Ma c’è anche il croato Jacques Houdek che si sdoppia in cantante pop e tenore nel pezzo My Friend, l’elegantissima Levina dalla Germania, un bel numero di palestrati come Imri dall’Israele, Hovig da Cipro e Robin Bengtsson dalla Svezia e la raffinata Blanche dal Belgio. Chi, abituato alla nostra tv, teme di arrivare all’alba per vedere 26 cantanti non ha nulla da temere: per mezzanotte il vincitore sarà proclamato e si saprà già dove questa festa di musica e colori si terrà il prossimo anno. 

Ovviamente noi facciamo il tifo per Gabbani anche se dall’Italia non è possibile votarlo a meno che non possediate una sim card di un altro paese o non facciate proselitismo con i vostri amici stranieri. Comunque vada “panta rei” e buona eurovisione a tutti!

Giorgia Olivieri

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