L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile

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I risultati emersi dal Rapporto ASviS 2022 della situazione ad oggi.

Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno espresso un chiaro giudizio in merito alla insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo e, in risposta a questa considerazione, hanno approvato l’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. In questo contesto, l’Agenda 2030 si delinea come un quadro di riferimento per tutti coloro che credono in un nuovo modello di sviluppo su cui impostare azioni e politiche.

In Italia, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. 

News Rapporto ASviS2022

Immagine: cover Rapporto ASviS 2022

Ogni anno ASviS redige e pubblica il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, realizzato grazie al contributo di centinaia di esperti appartenenti dalle oltre 270 organizzazioni aderenti all’ASviS. Il Rapporto analizza lo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e illustra un quadro organico di proposte, segnalando gli ambiti in cui intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo. 

Il Rapporto 2022 è stato pubblicato durante l’inaugurazione del Festival dello Sviluppo Sostenibile e dipinge uno scenario geopolitico complesso e critico. La pandemia da COVID-19 sta continuando ad avere un impatto grave sui progressi verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e l’aggressione della Russia all’Ucraina ha causato in tutto il mondo forti ricadute sociali ed economiche, aumentando la fragilità del sistema multilaterale globale, impedendo di ridurre le disuguaglianze all’interno dei Paesi e tra di essi.

La duplice crisi ha rafforzato l’impegno e l’azione dell’Unione Europea che, dopo il Next generation EU preparato come risposta al COVID-19, ha avviato diverse misure per sanzionare e ridurre la dipendenza energetica dalla Russia stessa. Queste misure sono state introdotte, però, in un momento estremamente complesso per la transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e più giusta da un punto di vista sociale, rappresentando oggi un test critico per le ambizioni e gli obiettivi dell’UE in materia di sostenibilità.

17 Obiettivi Agenda Sostenibile

Immagine: i 17 Obiettivi dell'Agenda 2030

Il rapporto riporta che tra il 2010 e il 2021 si registrano miglioramenti per otto SDGs: alimentazione e agricoltura sostenibile (Goal 2), salute (Goal 3), educazione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 5), sistema energetico (Goal 7), innovazione (Goal 9), consumo e produzione responsabili (Goal 12), lotta al cambiamento climatico (Goal 13). Si evidenzia un peggioramento complessivo per cinque SDGs: povertà (Goal 1), acqua (Goal 6), ecosistema terrestre (Goal 15), istituzioni solide (Goal 16) e cooperazione internazionale (Goal 17). Mentre rimane sostanzialmente invariata la situazione per quattro SDGs: condizione economica e occupazionale (Goal 8), disuguaglianze (Goal 10), città e comunità sostenibili (Goal 11) e tutela degli ecosistemi marini (Goal 14). Rispetto alla condizione pre-pandemia invece, nel 2021 l’Italia mostra miglioramenti soltanto per due Goal (Goal 7 e 8), mentre per altri due (Goal 2 e 13) viene confermato il livello del 2019. Per tutti i restanti SDGs (Goal 1, 3, 4, 5, 6, 9, 10, 15, 16 e 17) il livello registrato nel 2021 è ancora al di sotto di quello del 2019, a conferma che il Paese non ha ancora superato gli effetti negativi causati dalla crisi pandemica.

Alla luce di questo quadro negativo, l’ASviS ribadisce l’importanza di adottare con urgenza politiche per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile, in un mondo in cui l’incertezza e le sfide aumentano. Le proposte trasversali contenute nel rapporto le “Dieci idee per un’Italia sostenibile” e consegnate dall’Alleanza alle forze politiche durante la campagna elettorale riguardano diverse raccomandazioni volte al raggiungimento di questo obiettivo come: assicurare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, rendere più sostenibili ed equi i territori, impegnarsi per la giusta transizione ecologica, ridurre tutte le disuguaglianze e non lasciare indietro nessuno come bussola del cammino di sostenibilità di tutti noi. Non più una possibilità, ma una obbligata inversione di rotta per superare la grave emergenza in cui siamo immersi, deviando la traiettoria ormai disegnata del cammino dell’Europa. 

A cura di Impronta Etica

Impronta Etica è un’Associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001 per
la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI).

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