Biografilm, al via la 13esima edizione del Festival che racconta la vita

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Pierce Brosnan aprirà la kermesse il 9 giugno presentando il film della moglie Keely “Poisoning paradise”.

“Forse i Festival vanno a dozzine come le rose, questa tredicesima edizione del Biografilm sarà l’inizio di un ciclo nuovo”. Con queste parole il direttore artistico Andrea Romeo ha aperto l’intervento di presentazione della sua creatura nata proprio a Bologna nel 2005 che da Festival del biopic è diventato un appuntamento di rilievo internazionale così prestigioso tanto da accogliere Pierce Brosnan come ospite d’onore nel giorno dell’inaugurazione il prossimo 9 giugno quando sarà proiettato il film della moglie Keely Shaye “Poisoning Paradise” sull’inquinamento alle Hawaii causato dai pesticidi.

Per dare un’idea delle dimensioni basta dare i numeri: sono 107 i film in programma negli undici giorni di Festival fino al 19 giugno con 71 anteprime nazionali di cui 52 europee e internazionali e tra queste 16 anteprime mondiali, 22 sono le opere prime, 150 ospiti dall’Italia e dall’estero, cinque sale dedicate e quattro altre location destinate a incontri e laboratori a cui si aggiungono 20 appuntamenti musicali al Biografilm Park al Cavaticcio. “Questo è per noi l’anno in cui vogliamo fare ricerca e scoprire del nuovo, ci piace guardare ai giovani sono molte infatti le opere prime” sottolinea Romeo che ammette in prima persona di essere stupito di vedere la crescita del suo Festival “ci rende inoltre molto felici sapere che molti accettano di presentare in anteprima i propri lavori qui da noi a Bologna”.

Biografilm cresce ma non perde di vista la sua cifra che è quella di raccontare la vita attraverso documentari e film di finzione. L’edizione di quest’anno pone l’attenzione principalmente su due filoni. Da un lato si chiude il triennio di riflessione su Internet e le nuove tecnologie concentrandosi sui Millennials e proponendo tre pellicole sconosciute al pubblico italiano sul rapporto tra ragazzi nativi digitali e la rete, dall’altro invece un fil rouge del Biografilm è la danza. La madrina del Festival sarà infatti Soko, cantante, performer e attrice protagonista del film “La danseuse” dove viene tracciato il profilo di Loïe Fuller, pioniera della danza moderna. Nonostante il rilievo internazionale sempre crescente della manifestazione che vede come main sponsor il Gruppo Unipol, il Biografilm non perde il contatto con la terra di origine.

Guerrilla Staff

Foto: Guerrilla Staff giovani volontari che collaborano al Festival

Grande spazio sarà riservato alla produzione emiliano-romagnola con 13 titoli di cui 11 in anteprima assoluta. Tra questi “Dopo la guerra”, il primo lungometraggio di Annarita Zambrano appena passato a Cannes nella sezione Un Certain Regard con Giuseppe Battiston e Barbora Boboulova, “Fonderia 39”, il documentario di Nico Guidetti sulla più importante compagnia italiana di danza contemporanea, Aterballetto di Reggio Emilia, “Shalom! La musica viene da dentro. Viaggio nel coro Papageno” di Enza Negroni su coro nato nel carcere della Dozza da un’idea di Claudio Abbado e “Un western senza cavalli”, il film di Marzia Toscano e Davide Rizzo che riscopre la figura di Mauro Mingardi, la storia di un bolognese che da falegname diventa regista.

Tra i vari omaggi che il Festival vuole tributare c’è quello ai documentaristi emiliani Michele Mellara e Alessandro Rossi che presentano proprio qui la loro ultima fatica, “I’m love with my car” che tratta il tema dell’automobile nello stile caro ai due. Difficile quindi tirare le fila di un’edizione così ricca e articolata: a ognuno il suo percorso nel labirinto del Biografilm. Utilissimi allo scopo i programmi distribuiti in giro per la città (da tenere d’occhio biblioteche e punti turistici), il sito www.biografilm.it e, per chi non potrà partecipare fisicamente ma vorrà assaporare l’atmosfera del Festival ci sono i canali social (#biografilm2017) e il sito www.biografilm.tv

Giorgia Olivieri


PROGRAMMA

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