Ha preso il via l’edizione 2017 della manifestazione organizzata dall’Archivio Nazionale dei Film di Famiglia.
Il sorriso della ragazza scelta quest’anno per raccontare la decima edizione di Archivio Aperto è rimasto nascosto per oltre settant’anni. Le immagini inedite girate durante la Seconda Guerra Mondiale sono una delle scoperte più misteriose e affascinanti della rassegna organizzata da Home Movies che dallo scorso venerdì, 27 ottobre, a sabato 2 dicembre mostrerà parte del suo tesoro in Super8 o altri formati custodito, curato, catalogato da quello che è l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia.
A chi appartiene quel volto sorridente su cui l’artista Elena Guidolin ha lavorato per il manifesto di Archivio Aperto? Questa è solo una delle domande a cui un pool di ricercatori sta cercando di dare una risposta. Una delle poche certezze è il nome Dr. Tomuschat scritto sulle scatole dove erano custodite le bobine. Per saperne di più, l’appuntamento è per martedì 31 ottobre alle 18 in via Sant’Isaia 20.
Foto: Dr Tomuschat Neg Sat © www.homemovies.it/archivioaperto
Per vedere invece la vita di Sarajevo negli anni ’60, prima che la ex Jugoslavia fosse funestata dalla guerra, stesso luogo e orario, ma del giorno precedente. In quest’occasione Slobodan Fazlagic mostrerà i filmini amatoriali girati da lui stesso dalla giovinezza fino all’assedio di Sarajevo di venticinque anni fa.
Si cambia completamente genere domenica 29 ottobre alle 17 quando, sempre in via Sant’Isaia 20, arriveranno i Cinebox e gli Scopitone, dispositivi degli anni ’60 che permettevano di vedere videoclip ante litteram dei più grandi artisti italiani e internazionali dell’epoca. Seguendo la scia del Pop ma in chiave local si passa al 19 novembre in via del Pratello 53 dove alle 17, per il terzo anno consecutivo, saranno mostrate le testimonianze dei ruggenti anni ’90 bolognesi.
Dopo l’epopea della Pantera e delle occupazioni, Archivio Aperto proietterà frammenti datati maggio 1992 tratti da Pratello Tv, una delle prime Street Tv d’Italia. Come il mondo appare dal finestrino dell’automobile è un altro dei temi sviscerati dalla manifestazione. “The view from this road” è proprio l’appuntamento inaugurale (27/10 ore 21 sempre via Sant’Isaia 20) e “Paesaggi in movimento” quello finale (2/12 ore 16, MAMbo via Don Minzoni 14): immagini girate che descrivono soprattutto un paesaggio rimasto più o meno immutato nei diversi decenni in un viaggio in Italia da Nord a Sud.
Foto: The View From The Road © www.homemovies.it/archivioaperto
Il cinema sperimentale attinge spesso e volentieri dal patrimonio conservato negli archivi. Archivio Aperto decide di rendere omaggio a Gustav Deutsch, uno dei maestri che ha fatto di questa modalità un’arte. Sabato 4 novembre alle 21 saranno proiettati alcuni dei suoi lavori più rappresentativi alla presenza dell’artista (via Sant’Isaia 20).
Deutsch non sarà l’unico sperimentatore citato nella rassegna: diversi gli appuntamenti in cui vedere come le immagini girate nei vari formati sono diventate opere a sé stanti o riassemblate per diventare documentari o film. In programma gli incontri con l’artista Ugo Locatelli da Spazio Labò in Strada Maggiore 29, la proiezione de La natura delle cose di Laura Viezzoli (2/11 ore 19 via Sant’Isaia 20) e di Un western senza cavalli di Davide Rizzo e Marzia Toscano (10/11 ore 20 Cinema Lumière via Azzo Gardino 65), due film questi ultimi realizzati grazie alla collaborazione con Home Movies.
Giorgia Olivieri
Per il programma completo di Archivio Aperto: www.homemovies.it/archivioaperto
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