Gaming e console accessibili

Inclusione
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Una persona disabile può accedere al mondo dei videogames?

In questi ultimi tempi, la pandemia, ha evidenziato un problema: l’inclusività delle persone disabili, e quindi si è reso necessario creare delle alternative.

Leggendo qua e là, mi sono imbattuto in una serie di articoli veramente interessanti, che rispondono appieno alla domanda posta in calce nel titoletto: può un disabile provare le stesse emozioni nel giocare ai videogames? La risposta è sì! Molte case produttrici, si sono rese conto del problema cosi stanno sviluppando vari software che rendano tutto questo possibile. Tanto tempo fa esistevano i giochi parlati in inglese, tipo Police Quest. Giochi denominati adventure games, giocare era molto semplice, le istruzioni venivano scritte anziché dover usare un joystick. Giochi semplici ma questo fu un primo approccio al problema.

Un assistente dell’Università del Nevada: Eelke Folmer, è stato uno dei precursori del "game accessibility, infatti ha progettato un guanto che, in virtù delle vibrazioni generate, permetterà alle persone non vedenti, di poter giocare con il videogame: Guitar Hero, permettendo al giocatore che indossa questo guanto, attraverso delle vibrazioni esso sarà in grado di comprendere quale sia il dito da utilizzare sullo strumento musicale e quindi di comporre musica. Sul sito www.wired.com, si potrà avere un’anteprima di questo guanto. L’evento in questione, ha posto le basi affinché possa cadere un'altra barriera.

Giocatori Di Videogames

Foto: giocatori di videogames

Molte altre case produttrici di videogames, una su tutte la Novis Games, che in collaborazione con l’Unione Ciechi di Torino, si sta organizzando per creare giochi inclusivi, utilizzando delle App da installare sullo Smartphone, in cui verrà connesso anche un joystick a vibrazione e si è in grado di giocare. Lo scopo è quello di diventare una piattaforma, online del gaming inclusivo e sarà aperto, a tutti i creatori che vogliano partecipare al progetto. 

In questo frangente, la filosofia e la cultura del Paese del Sol Levante: il Giappone, ci sta indicando la strada per andare oltre ai pregiudizi quando si parla delle disabilità e delle accessibilità, con la conseguenza che sta nascendo un nuovo modo di giocare denominato: "WII Therapy", si stanno, infatti, sperimentando anche numerose applicazioni che sfruttano una tecnologia nata nel 2006 ad opera di una delle case produttrici di consolle e videogames: la Nintendo ha reso possibile utilizzare il Wiimote, della consolle WII, consentendo alle persone con disabilità motorie di utilizzarla come controllo di videogiochi.

Anche le case di giochi di ruolo tipo i Card Games, come la Hasbro, si sta organizzando in merito, per rendere il gioco più famoso al mondo ”Magic the gathering” più inclusivo, rendendolo digitale, mentre nelle Card si sta cercando il modo di inserire una descrizione in Braille perché i giocatori non vedenti siano in grado di giocare. Per concludere possiamo dire che la strada ora è tracciata e non ci resta altro che attendere.

Valter D'Angelillo

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