Elezioni europee e disabilità

Diritti
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Nel terzo millennio può ancora essere complicato esercitare un proprio diritto universale.

Domenica 26 maggio si vota per eleggere i Deputati del Parlamento europeo. Tutti coloro in possesso dei requisiti richiesti dalla legge hanno diritto e soprattutto il dovere di partecipare alle elezioni europee ed amministrative per esprimere il proprio voto e la propria preferenza.

Fa molto discutere la partecipazione al voto delle persone disabili. Il CESE - Comitato Economico e Sociale Europeo, fondamentale organo consultivo della Commissione Europea, ha rilevato che circa 800.000 cittadini disabili dell’UE rischiano di essere esclusi dal diritto di voto per la presenza di molte barriere strutturali e strumentali. Gli ostacoli riguardano il trasporto e l’accesso ai seggi, l’assenza di schede in Braille e la poca attenzione alla segretezza del voto.

Disegno Urna Schede

Immagine: urna per la raccolta delle schede

La maggior parte delle persone con disabilità intellettiva sottolinea l’AIPD - Associazione Italiana Persone Down non prende parte come elettore alla vita politica e di conseguenza non esercita il suo voto. Per semplificare e aiutare queste persone l’Associazione ha realizzato la Guida alle Elezioni Europee 2019 scritta ad alta “comprensibilità” per spiegare con parole semplici che cosa significa votare e capire meglio le informazioni fondamentali sul prossimo appuntamento elettorale.

Proporre progetti inclusivi, come quello citato nel nostro articolo, ai cittadini disabili significa favorire la partecipazione alla vita sociale e politica come prevede l’articolo n. 29 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Il Comune di Bologna ha previsto delle facilitazioni per gli elettori disabili, consultabili alla pagina: Partecipazione e diritti

Chiara Garavini

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