È lutto nel mondo del giornalismo, ma anche nelle case di tanti corregionali.
Nata a Bologna il 21 settembre 1933, Paola Emilia Rubbi, dopo la maturità classica s'iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo Bolognese, dove si laureò con un bel 110 e lode. Nel 1961, pur esercitando la professione legale, iniziò a collaborare col quotidiano l'Avvenire e nel 1967 sostenne l'esame di giornalista professionista.
All'Avvenire conobbe Oriano Tassinari Clò e assieme al collega, Paola Rubbi iniziò una collaborazione, dalla quale scaturì la stesura della biografia di Assunta Viscardi, fondatrice delle Farlottine di San Domenico e le opere letterarie: Bologna la bella, Le chiese di Bologna, Una storia nella storia: il Collegio dei ragionieri a Bologna 1895-1995. Nel 1963 ottenne l’abilitazione all'insegnamento di diritto, economia politica, scienza delle finanze, e divenne docente di queste materie all’Istituto per Ragionieri del Sacro Cuore di Bologna, dove insegnò fino al 1966.
Particolarmente attiva sindacalmente, è stata Presidente dei Cronisti Emilia Romagna e, dal 1987, dell’Associazione Stampa Emilia Romagna. La Rubbi ha fatto parte anche della giunta della Federazione Nazionale della Stampa per tre mandati, e ne fu membro del collegio dei Probiviri. Nel 1974 fu delegata regionale alla Cassa Autonoma nazionale dei Giornalisti Italiani e nel 1993 divenne membro del Consiglio d'amministratore per tre mandati, successivamente entrò nel Collegio dei Sindaci. Dal 1968 fu chiamata a collaborare in Rai, nel 1972 diresse l’ufficio stampa di Bologna Fiere e nel 1979 venne assunta per dirigere il neonato TG3 Regione e per 16 anni ne divenne la conduttrice per antonomasia.
Foto: Paola Rubbi intervistata nel 2014
Particolarmente legata ai nostri monti, culla fra l'altro di Enzo Biagi, dedicò sempre particolare attenzione all'attualità Appenninica. La Rubbi infatti, trascorreva periodi di villeggiatura a Varano, frazione di Granaglione. Dal 1996 ha diretto la rivista Vedere Oltre dell’Istituto Nazionale Cavazza per i ciechi ONLUS. Nel luglio 2014, le venne assegnato il premio "Città di Porretta", dall’allora sindaco Gherardo Nesti, un riconoscimento all'amore che la Rubbi nutriva per l’Appennino Bolognese.
Paola Emilia Rubbi, che ci lascia all'età di 83 anni, diceva di essere «...una vicina di casa che ogni tanto leggeva le notizie in televisione», da questa sua dichiarazione trapela come la giornalista avesse una perfetta cognizione di se stessa rapportata al suo pubblico. Ha percorso una vita professionale e umana, piena e costellata di tante soddisfazioni. Come le vere signore non si nascondeva, ma viveva tra i suoi concittadini senza chiudersi in una torre d'avorio.
Oggi salutiamo la signora Rubbi riconoscendole la grande professionalità, e siamo certi che, a Tg Paradiso, la redazione sarà pronta ad accogliere questa grande commentatrice.
Luciano Bonazzi
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