Ieri 26 aprile è mancato il Sindaco emerito di Bologna Giorgio Guazzaloca, aveva 73 anni.
Nato il 6 febbraio del 1944 a Bazzano, è stato il primo Sindaco a interrompere la tradizione dei governi di sinistra, che dal dopoguerra caratterizzavano il Capoluogo Emiliano. Guazzaloca vinse le elezioni Comunali nel 1999 con una lista civica appoggiata dai partiti di centrodestra, sconfiggendo al ballottaggio la candidata degli allora DS Silvia Bartolini. Nel 2004 si ricandidò per un secondo mandato, ma venne sconfitto al primo turno da un outsider come Sergio Cofferati. Dopo quella mancata elezione, in città lo si incontrava un po' ovunque e con chi lo salutava, si fermava volentieri a parlare: fu persona che al di là delle opinioni politiche ebbe a cuore la nostra città.
Varie personalità bolognesi hanno espresso il loro cordoglio, come Daniele Carella, Consigliere Comunale nel giugno del 1999 e rimasto in carica fino a febbraio 2010, Davide Ferrari, all’epoca capogruppo DS, il Senatore Sergio Lo Giudice, già Consigliere Comunale nel 1999 e Presidente di Arcigay nel 1998. Lo Giudice ha ricordato che a Guazzaloca va riconosciuta l’assegnazione della Salara, grazie alla quale l’associazione venne sollevata da spese di affitto e utenze.
Anche Stefano Bonaccini Presidente di Regione Emilia-Romagna ha voluto ricordarlo con queste parole: «Fu amministratore innamorato della propria città, la scomparsa di Giorgio Guazzaloca ha una dimensione che travalica la cerchia cittadina di Bologna, città della quale fu orgogliosamente sindaco. Perché con Guazzaloca se ne va una persona che si distingueva, prima ancora rispetto alla dimensione politica nella quale si riconosceva, per essere profondamente innamorato della propria città. E questo è un valore in sé, per ogni amministratore pubblico che interpreti in modo completo la funzione di governo, a servizio della propria comunità.
Fiero della propria "Petronianità", era cresciuto nel culto del lavoro, per poi assumere, nel corso degli anni, responsabilità sempre crescenti nel mondo produttivo. Ma è forse nella elezione a Sindaco, nel solco di un civismo che lo vide indiscusso protagonista, che ebbe modo di dimostrare il proprio impegno e il proprio amore per Bologna, seguendo con determinazione e passione le prospettive nelle quali credeva. Alla famiglia il sincero cordoglio mio personale, della Giunta regionale e dell’intera comunità emiliano-romagnola».
Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Ascom Bologna gli ha indirizzato una toccante lettera di commiato: «Il dolore che accompagna questi tristi momenti e la consapevolezza della lunga sofferenza che la malattia ha ingiustamente inflitto a Giorgio alimentano i ricordi dell’Amico, dell’Imprenditore, del Presidente di Associazione, dell’Uomo delle Istituzioni. Giorgio Guazzaloca nella sua vita è riuscito ad essere tutto questo, grazie al suo spirito sempre indomito, alla sua capacità di innovare, alla passione e dedizione nei confronti di tutto ciò che faceva, all’amore per la sua città.
Foto: Giorgio Guazzaloca dopo la vittoria a Sindaco di Bologna
Lo ricordiamo Commerciante, con la sua attività in Via Marconi, Presidente di Federcarni, e poi dal 1986 al 1998 Presidente di Ascom Bologna e per lungo tempo Vice Presidente della Confcommercio Nazionale. Gli anni di vita associativa furono quelli in cui molti giovani imprenditori del terziario come me lo conobbero, lo apprezzarono e lo videro come esempio per il ruolo che riuscì ad imprimere alla vita sindacale di Ascom Bologna. In questo fu un vero innovatore perché capì che il commercio viveva un rapporto osmotico con la città e questa relazione andava curata con mille attenzioni. A tal proposito ci piace ricordare una frase che lui soleva ripeterci spesso: ‘ciò che è bene per la città, è bene per i commercianti. Quindi, grandi battaglie sindacali contro i primi piani del traffico, per fermare uno sviluppo eccessivo della grande distribuzione, ma anche capacità di proposta forte sui temi della valorizzazione delle strade commerciali, del turismo, della sicurezza. E la proposta ben presto si trasformò in interventi concreti con i commercianti e la loro Associazione che si assumevano direttamente i costi per progetti di riqualificazione come gesto di responsabilità nei confronti della città e delle imprese.
Quest’anno ricorrono i trent’anni del primo intervento fortemente voluto da Giorgio Guazzaloca: la realizzazione dell’impianto di illuminazione monumentale del portico e del Santuario di San Luca. Come Confcommercio stiamo promuovendo, proprio in questi giorni, un’opera manutentiva ed avremmo voluto al nostro fianco Giorgio per rivivere insieme l’emozione della prima accensione del 1987. Non sarà così, purtroppo, ma a lui dedicheremo questo progetto ed il 28 maggio, giorno in cui verrà acceso il nuovo impianto, lo ricorderemo con l’affetto e la stima di sempre. Giorgio aveva una grande sensibilità politica maturata nel corso della lunga esperienza Associativa in Confcommercio e ad un certo punto fu sollecitato da molte forze della città ad assumere ruoli istituzionali prima a livello locale, Presidente della Camera di Commercio e Sindaco di Bologna, e successivamente nazionali con l’incarico all’Antitrust.
In tutte queste attività di grande prestigio lui mantenne un profilo pragmatico ed orientato a promuovere azioni che tenessero sempre presenti le evoluzioni della società e dei comportamenti, mai distaccandosi dal rapporto e dal dialogo con i cittadini inteso come fonte inesauribile di stimoli per assumere le decisioni più adeguate. Giorgio era sicuramente un uomo che sapeva dire con determinazione ‘oggi si cambia’ perché comprendeva l’esigenza imprescindibile di promuovere un miglioramento costante e progressivo delle politiche pubbliche, rompendo con il passato e con gli schemi. Oggi Confcommercio Ascom Bologna ed i suoi associati piangono la perdita di Giorgio Guazzaloca e lo ricordano per il contributo che ha dato alla crescita della nostra Associazione. Siamo onorati di averlo avuto Presidente ed orgogliosi per quello che lui ha rappresentato per Bologna e le Istituzioni». - Enrico Postacchini
La Camera Ardente verrà preparata domani, venerdì 28 aprile, alle ore 9:00 nella Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, chi vorrà porgergli un saluto, potrà farlo sino alle 18:00. Il Sindaco Virginio Merola accoglierà il feretro alle ore 9:00 e presenzierà al picchetto d’onore dalle 17:45 alle 18:00, fino alla chiusura della camera ardente. Merola ha inoltre proclamato il lutto cittadino nella giornata di sabato 29 e per tutta la giornata la Bandiera del Comune di Bologna sarà listata a lutto. Nella stessa mattina, alle ore 8.30, il feretro sarà trasferito nella Cattedrale di San Pietro in via Indipendenza, dove alle 10:00, sua Eminenza l’Arcivescovo Matteo Zuppi, officerà la Messa Esequiale.
Luciano Bonazzi
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