Nove paesi socialmente disagiati, s’impegnano a migliorare le cure a madri e bambini, l’obbiettivo e quello di salvare sempre più vite umane
14 febbraio 2017 - Bangladesh, Costa d'Avorio, Etiopia, Ghana, India, Malawi, Nigeria, Tanzania e Uganda si sono impegnati a dimezzare le morti evitabili delle donne incinte e dei neonati nelle loro strutture sanitarie entro 5 anni. Attraverso una nuova strategia, atta a migliorare la qualità delle cure materne, neonatali e infantili, sostenuta da OMS, UNICEF e altri partner, questi paesi lavoreranno per migliorare la qualità delle cure nelle loro strutture sanitarie.
Questo piano sinergico mira a rafforzare gli sforzi delle singole nazioni per porre fine alle morti evitabili entro il 2030. Si tratta di uno degli obbiettivi perseguiti dalla «Every Woman Every Child Global Strategy», fondazione delle Nazioni Unite che promuove la salute di donne, bambini e adolescenti. I nove paesi coinvolti, miglioreranno la capacità e la motivazione del personale sanitario, rafforzandone la capacità di pianificare e gestire un miglioramento della qualità delle prestazioni. Parallelamente si punterà a migliorare l’informatizzazione dei dati riguardanti i pazienti, aumentare l'accessibilità a farmaci, materiale, attrezzature sanitarie e acqua depurata. Quello dell’acqua pura è un problema particolarmente diffuso nel Subcontinente indiano, dove i grandi fiumi che scendono dall'Himalaya, depositano cianuro eroso dalle rocce nelle falde acquifere.
Il Dr Anthony Costello, Direttore del Dipartimento Materno, Neonatale, Infantile e Adolescenziale dell’OMS ha affermato: «Ogni madre e bambino merita di ricevere cure di alta qualità quando accede alle strutture sanitarie del proprio paese».
- Cessazione delle morti evitabili
Il periodo tra il puerperio e il parto, è il più critico per madri e neonati, attraverso un adeguato monitoraggio, è possibile contrastare la mortalità infantile. Ogni anno, in tutto il mondo, 303.000 donne muoiono nel periodo della gestazione e durante il parto, 2 milioni e 700.000 bambini muoiono nei primi 28 giorni di vita, mentre i bimbi nati morti sono 2 milioni e 600.000. Molte di queste morti potrebbero essere evitate curando maggiormente la qualità delle cure nel periodo tra gravidanza e parto.
- Tuttavia, la fornitura di assistenza sanitaria non è uniforme in tutti i paesi, a discapito dei diritti e della dignità dei malati.
Proseguendo nella relazione, il Dr Anthony Costello ha detto: «Le nascite nelle strutture sanitarie, negli ultimi dieci anni sono aumentate in maniera esponenziale. La nostra attenzione, si è dunque spostata dall'accesso alle cure, a una miglior qualità delle cure stesse, un obbiettivo di sviluppo che i vari paesi devono raggiungere grossomodo entro un decennio»,
Col sostegno dell'OMS e seguendo le norme sulla qualità delle cure nelle strutture sanitarie, pubblicate dall'organizzazione nel 2016, i paesi aderenti alla rete lavoreranno per migliorare l'esperienza dell'assistenza sanitaria ai pazienti. Gli otto nuovi standard individuati, se applicati, offriranno una qualità delle cure che aiuterà i paesi a garantire servizi più sicuri, efficaci, tempestivi, efficienti, equi, e incentrati sui pazienti. Infine, secondo gli standard, questi paesi dovranno assicurare a tutti i loro pazienti il rispetto della privacy.
- I paesi precursori
I nove paesi pionieri del progetto, si sono impegnati a individuare e praticare tutte le azioni necessarie al miglioramento della qualità delle cure e a lavorare in sinergia con gli altri paesi coinvolti nel programma.
Luciano Bonazzi
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