Sono sempre di più le persone che soffrono di disturbi alla tiroide senza nemmeno saperlo.
Ề già da un po’ di anni che è stata istituita “La Settimana Mondiale della Tiroide”, una malattia che riguarda sempre più persone ma che si manifesta in modo “silenzioso”, subdolo perché può dare tanti sintomi diversi che spesso non ci riconducono a essa ed è quindi difficile diagnosticarla; stanchezza, alterazione del tono dell’umore, poca tolleranza del freddo, nervosismo, palpitazioni, difficoltà a dormire, pelle e capelli secchi sono solo alcuni dei sintomi che possono presentarsi.
La tiroide svolge un ruolo di primo piano per la salute perché regola tante funzioni vitali del nostro organismo e di conseguenza, quando non funziona bene tutto il corpo ne risente; colpisce a tutte le età ed essendo caratterizzata da sintomi sfumati bisogna prestare attenzione a ogni singolo disturbo. Un modo per provare a prevenire eventuali disturbi è assumere iodio nelle giuste quantità perché questo elemento è il costituente principale degli ormoni tiroidei e una sua carenza anche se minima può avere gravi conseguenze specialmente se si verifica durante la gravidanza o nei bambini molto piccoli. Per questo motivo è importante che i bambini, dopo l’età neonatale, assumano un’adeguata quantità di iodio in modo da non andare incontro a problemi più gravi in futuro.
Da quando è stato introdotto il programma nazionale di iodoprofilassi, grazie all’approvazione della legge 55/2005, le condizioni degli italiani sono migliorate; per esempio la quantità di sale iodato venduta nei supermercati è aumentata proprio grazie all’entrata in vigore della legge e si tratta di un dato positivo seppur al di sotto dell’80- 85% consigliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma anche le condizioni dei bambini in età scolare sono notevolmente migliorate; grazie a una serie di indagini è emerso che il gozzo (patologia legata a grave carenza di iodio) non è più endemico soprattutto in alcune regioni come Liguria, Toscana, Lazio e Sicilia.
Foto: dottoressa effettua ecografia tiroidea
Tra le tante funzioni che svolgono gli ormoni tiroidei a livello celebrale c’è come vi avevo accennato, il controllo del tono dell’umore perciò quando la tiroide non funziona bene in molte persone si verifica una vera e propria alterazione del comportamento, una situazione che può portare, nei casi più gravi, a serie forme depressive per questo motivo sarà il caso di effettuare alcuni controlli per vedere come sono messi i valori del TSH. Quando c’è ipotiroidismo tutte le funzioni dell’organismo vanno i tilt e peggiora la qualità della vita, ma si può tentare di arginare meglio il problema inoltre nelle patologie endocrine si sta provando a utilizzare la Medicina Nucleare di sostanze radioattive chiamate radiofarmaci (radioiodio) che permettono diagnosi più precise.
Le disfunzioni che colpiscono l’apparato endocrino sono le malattie croniche più frequenti negli anziani specialmente donne ultrasettantenni ma in questi casi la terapia sostitutiva si è dimostrata abbastanza efficace oppure in molti casi si può tentare l’intervento di asportazione della tiroide molto sicuro ma allo stesso tempo delicato che però si mostra risolutivo e le complicanze sono rare anche se è bene prestare attenzione perché si va a operare in zone che si trovano vicino alle strutture che controllano la voce.
Le associazioni che si occupano di aiutare chi soffre di patologie endocrine, offrono appoggio, accoglienza, assistenza e orientamento ma anche le persone “sane” devono dare il loro contributo cercando di diffondere informazioni sugli stili di vita più corretti da seguire e sul fatto di non trascurare possibili campanelli d’allarme. Durante la Settimana Mondiale della Tiroide (dal 21 al 27 maggio) si svolgeranno varie iniziative in tutt’Italia e saranno organizzati screening gratuiti e incontri che daranno tutte le informazioni di cui si ha bisogno.
Valentina Trebbi
Per maggiori informazioni:
visitate il sito www.settimanadellatiroide.it o la pagina Fb Settimana Mondiale della Tiroide
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