Treni ad idrogeno, arrivo previsto, nel 2021

Ambiente
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Il futuro dei trasporti su rotaia si fa green anche in Italia.

Attraverso gli accordi presi tra la società leader del trasporto su rotaia la Alstom e la società italiana Snam, società leader per lo stoccaggio delle risorse energetiche naturali, parte lo studio di fattibilità per il treno a idrogeno.

Lo scopo è quello di vedere nell'immediato futuro, si parla già del 2021 i primi progetti, che porteranno delle novità importantissime sia sul piano di sviluppo sia sul piano ambientale, in quanto l’idrogeno non emette gas nocivi. La partnership prevede la costruzione di nuovi locomotori e la riconversione di quelli vecchi, rendendoli compatibili. Ovviamente è prevista anche l’intera rete delle strutture necessarie affinché il progetto parta nel miglior modo possibile.

In altri paesi come la Germania, la rete ferroviaria è già avanti, con il nuovo mezzo di trasporto, che percorre con regolarità il tratto Cuxhaven-Bremerhaven e Buxtehude-Bremervörde, di circa un centinaio di chilometri della regione della bassa Sassonia e ha percorso oltre 180 mila chilometri in poco meno di due anni.

Serbatoi

Foto: serbatoi di idrogeno

Il treno ad idrogeno ha numerosi vantaggi, primo è ad emissioni zero, non emette gas nocivi per l’ambiente ed è molto silenzioso, riduce di fatto l’inquinamento acustico. Ha un’autonomia di circa 600km, ma già sono allo studio convogli che hanno un’autonomia di circa 1000km. La sua massima velocità attuale è di circa 120 km/h; le power cell sono dislocate sopra il locomotore e per fare un pieno si impiega lo stesso tempo che si impiega per fare un pieno di gasolio ossia una quindicina di minuti.

L’iniziativa è molto importante per il nostro Paese, in quanto si vuole accelerare ulteriormente il processo per la riduzione delle fonti energetiche basate sul carbonio, ponendo le basi per una transizione innovativa verso le fonti rinnovabili e per fare un passo in avanti verso i limiti importi dal protocollo di Kyoto, per la riduzione delle fonti di inquinamento, iniziando dai trasporti e porre le basi per una diffusione su larga scala di questa fonte naturale di energia.

Valter D’Angelillo

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