La città di Bologna e gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Economia
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Una prima riflessione sul ruolo degli attori della città nel contribuire a un futuro sostenibile del territorio.

Lo scorso 28 novembre all’interno del convegno "L'impatto dell'Impresa sulla Società” organizzato in collaborazione da Impronta Etica, La Repubblica - Affari&Finanza e Bologna Business School - che ha visto la presenza di oltre 1000 persone tra cui molti studenti Unibo - l’Associazione bolognese ha portato una riflessione della città e dei suoi rappresentanti istituzionali, imprenditoriali e civili sull’orientamento presente nei piani di lavoro in merito ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (in inglese “Sustainable Development Goals” - SDGs) emanati nel settembre 2015 al summit dell’ONU per un futuro sostenibile in Italia, in Europa e nel Mondo entro il 2030.

Ad aprire il panel è stata Marisa Parmigiani di Impronta Etica che ha evidenziato l’approccio alla sostenibilità dell’Associazione da sempre caratterizzato da una logica di partnership pubblico privato come chiave strategica di competitività sostenibile per gli attori coinvolti e il territorio locale. Il network di Impronta Etica ha lavorato infatti in questi anni per lo sviluppo di progetti collaborativi tra cui GAIA, Microkyoto Bologna, Lacre, Lowaste.

A seguire Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha introdotto gli SDGs e il primo Rapporto dell’ASVIS. L’intervento ha evidenziato i successi degli SDGs nell’affermare finalmente una visione integrata dello sviluppo sostenibile che considera tutte le diverse dimensioni dello sviluppo: economica, sociale e ambientale. 

E da qui, l’opportunità voluta da Impronta Etica, di mettere a confronto rappresentanti istituzionali, imprenditoriali e civili su come oggi stiano concorrendo al raggiungimento degli SDGs nella città e su come abbiano introdotto gli SDGs nella pianificazione per i prossimi anni. Matteo Lepore, assessore al commercio, attività produttive ed immaginazione del Comune di Bologna, ha portato sul tavolo la consapevolezza di come la città, che in questi anni ha saputo costruire modelli virtuosi di collaborazione tra cittadini e territorio in termini ad esempio di rigenerazione delle comunità, giochi un ruolo fondamentale per un futuro sostenibile del territorio. 

Il rettore Francesco Ubertini, ha dichiarato l’importante scelta dell’Ateneo di Bologna di articolare il nuovo piano strategico secondo gli stessi SDGs. Infine le due imprese, già impegnate sul tema, hanno portato casi concreti. Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol, ha evidenziato tra gli altri il proprio impegno a favore dell’obiettivo 11 per rendere le città inclusive e sostenibili attraverso ad esempio di azioni di inclusione finanziaria soprattutto verso giovani e migranti. Stefano Venier, amministratore delegato di Hera, ha evidenziato le proprie azioni di economia circolare ed efficientamento energetico come impegni reali per la realizzazione degli SDGs.

La tavola rotonda organizzata da Impronta Etica intende rappresentare solo una prima riflessione da cui partire per ragionare sulle possibili sinergie che possono essere promosse a livello territoriale per concorrere al raggiungimento degli obiettivi in modo collaborativo.

A cura di Impronta Etica
Impronta Etica è un’associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001 per la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI).

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