Forse non tutti sanno che Wolfgang Amadeus Mozart…

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Fu ospite illustre presso la Filarmonica di Bologna nel 1770.

Facciamo prima di tutti un po’ di storia, che non fa mai male. Il padre Leopold, lo chiamava Wolfer, in realtà Amadeus è la traduzione latina di Theophilus ovvero colui che è amato da Dio, poi il nome viene prima cambiato in Amadè e successivamente in Amadeus, ma aveva anche una forma scherzosa del suo nome infatti a volte si firmava Wolfangus Amadeus Mozartus.

Mozart fu a Bologna nel periodo da marzo ad ottobre del 1770; dapprima si recò all’albergo del Pellegrino che era situato in via dei Vetturini (oggi via Ugo Bassi) strada che oramai non esiste più e non esiste più, in realtà, nemmeno l’albergo in quanto bombardato nel 1943 durante la seconda guerra mondiale. In seguito fu ospitato dal Conte Pallavicini, in via San Felice dove tutt’ora esiste palazzo Pallavicini; qui incontrò musicisti e molti studiosi, tra questi anche Farinelli il castrato famoso la cui villa era situata fuori Lame; incontrò anche altri compositori come Vincenzo Manfredini e Josef Mvsliveček.

Basilica Di San Domenico A Bologna

Foto: Basilica di San Domenico a Bologna © www.italiavirtualtour.it

Nel convento francescano incontrò padre Martini da cui prese lezioni di contrappunto; Martini all’epoca era uno dei più grandi se non il più grande teorico musicale nel contrappunto barocco europeo. Si traferì alla Croce del Biacco (oggi via Bassa dei Sassi) e li si preparò per l’esame accademico filarmonico, ma non trascurò gli eventi di quel tempo. Presenziò alla festa del patrono Bolognese San Petronio il 4 ottobre e alla festa della Madonna del Rosario nella chiesa di San Domenico e in quell’occasione si esibì con l’organo custodito nella chiesa stessa

Il 9 ottobre 1770 sostenne l’esame di aggregazione presso l’Accademia che è presente tutt’ora in via Guerrazzi presso palazzo Carrati, li esiste una lapide che lo ricorda. Il compito di Mozart è presente ancora presso gli annali dell’Accademia, presso la sala dei concerti che porta il suo nome. Il 10 ottobre 1770 tutta la famiglia Mozart partì per Milano percorrendo come ovvio la via Emilia per non fare mai più ritorno a Bologna, della quale però tenne sempre dei bei ricordi.

Valter D’Angelillo

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