Impronta Etica si chiede perché le imprese devono occuparsi di questo importante argomento?
Quali impatti ha l’immigrazione nel mondo del lavoro? Quali i passi che un’azienda deve compiere per affrontare la questione della diversità in azienda relativamente ai lavoratori stranieri?
L’importanza di prevedere un percorso di sensibilizzazione sul tema della diversità in azienda nasce dalla consapevolezza che all’interno delle organizzazioni si trova un immenso patrimonio di diversità rappresentato dalle persone che ne fanno parte. La capacità di non appiattire, ma anzi di valorizzare il contributo delle donne e degli uomini, dei giovani e degli anziani, di chi possiede competenze, abilità e culture diverse è quella che nel contesto attuale, e sempre di più in futuro, può consentire all’impresa di fare un reale balzo in avanti, di guadagnare un vantaggio competitivo sul mercato, adattarsi ed anticipare i cambiamenti demografici in atto oltre che a garantire la creazione di un ambiente lavorativo positivo e collaborativo che incoraggia le persone a restare e a crescere.
Molti studi hanno dimostrato che le politiche di inclusione e l’integrazione di strategie di gestione delle diversità hanno un impatto positivo su vari aspetti, tra cui “il miglioramento delle competenze e delle performance in aree come la comunicazione, la gestione del personale, l’individuazione degli obiettivi e la pianificazione”. Per poter essere competitivi in un mercato sempre più ricco di diversità diviene quindi imprescindibile per le aziende sapere riconoscere queste diversità, ed essere in grado di gestirle e valorizzarle adottando politiche specifiche come parte integrante della strategia d’impresa.
Volendo fare un focus specifico sul tema dell’immigrazione nel mondo del lavoro, ci si rende conto di come i lavoratori stranieri rappresentano una risorsa per il territorio nazionale. I lavoratori stranieri infatti sono determinanti in diversi comparti produttivi e rinforzano il mercato occupazionale per via di un tasso di attività più elevato, della disponibilità a ricoprire anche mansioni meno qualificate e della bassa competizione (almeno sul piano generale) con gli italiani, se non nel sommerso.
Foto: lavoratore straniero che fa il saldatore
L’Italia sta diventando un Paese sempre più multietnico, e il suo progresso dipenderà in gran parte da queste nuove presenze. Basti pensare che ogni anno aumentano i laureati stranieri e che i residenti sono sempre più numerosi, a dimostrazione del fatto che gli immigrati stanno passando da mera forza lavoro a popolazione vera e propria in senso demografico.
Ma quali impatti hanno queste tendenze sulle imprese? Se da un lato i lavoratori stranieri possono incontrare più difficoltà nel relazionarsi con l'azienda e i colleghi (per questioni linguistiche e culturali), dall'altro rappresentano una grande risorsa per l'azienda, in quanto portatori di esperienze diverse, visioni e idee nuove. Dotarsi di opportuni strumenti di comunicazione e coinvolgimento può senz’altro migliorare il clima organizzativo, facilitando i flussi informativi e la condivisione degli obiettivi di impresa, contribuendo quindi ad aumentare la soddisfazione dei lavoratori e, ad un livello generale, migliorare l’efficienza aziendale. Le imprese, quindi, dovrebbero considerare i benefici derivanti da un approccio strategico che pone la valorizzazione dei collaboratori al centro delle politiche di gestione delle risorse umane.
Sulla base di questa consapevolezza Impronta Etica ha svolto un Laboratorio tra Soci dal titolo: "Lavoratori stranieri in azienda: comunicazione e coinvolgimento" durante il quale i partecipanti hanno condiviso un percorso di analisi e progettazione per le aziende che vogliono affrontare la questione della diversità in azienda relativamente ai lavoratori stranieri, con particolare attenzione agli aspetti di comunicazione.
Immagine: logo ufficiale di Impronta Etica
Essere consapevoli della propria realtà e definire obiettivi coerenti e integrati con la strategia d’impresa è il primo passo da compiere per poter poi riuscire a comprendere caratteristiche e aspettative dei propri dipendenti e dell’ambiente esterno. Solo una volta chiariti obiettivi, contesto e ambito di azione si potrà passare all’individuazione di quelli che sono i propri margini di movimento e aumentare così la propria capacità interna di dare risposta ai problemi e cogliere opportunità, al fine di giungere all’identificazione delle modalità di intervento più adeguate. Importante poi dare effettivo seguito alle azioni, monitorando gli sviluppi e ponendosi obiettivi di miglioramento.
Sul sito Internet di Impronta Etica (www.improntaetica.org) all’interno della sezione “Le nostre pubblicazioni” è disponibile un documento che presenta gli esiti del Laboratorio tra Soci “Lavoratori stranieri in azienda: comunicazione e coinvolgimento”.
A cura di Impronta Etica
Impronta Etica è un’associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001
per la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa (RSI).