Screening anziani: il progetto Erasmus+ SAVE

In Italia e in Europa, sono sempre più in aumento le violenze ed i maltrattamenti sulle persone anziane. Il tasso elevato del fenomeno sociale è allarmante, basti pensare all’altissima percentuale di persone, dai 60 anni in su, a rischio di abuso. Per limitare il più possibile il dilagare del fenomeno, è partita nel 2021 la sperimentazione sulle pratiche di screening per identificare tempestivamente e prevenire i casi di violenza con il progetto Erasmus+ Save, finanziato dall'Unione Europea.

Erasmus+ SAVE, ha coinvolto cinque Paesi europei tra cui l'Italia. I partner italiani aderenti sono rappresentati dalla CADIAI di Bologna e della Cooperativa Anziani Non e Solo ANS di Carpi (MO), che con i colleghi (Polonia, Finlandia, Portogallo e Cipro) hanno portato avanti e condiviso il lavoro sperimentale. Le realtà di “casa nostra", hanno illustrato i risultati della ricerca nel corso di un seminario “Fare screening per l’abuso agli anziani”. La presidente ANS, Licia Boccaletti, spiega che il progetto persegue obiettivi importanti per diffondere e testare gli strumenti di screening e per migliorare il lavoro di tutte le persone professioniste e non, coinvolte in ambito socio sanitario.

Al termine della sperimentazione, il dott. Grassi, Psicologo CADIA rileva, che effettuare lo screening sulle diverse forme di violenza sugli anziani è un lavoro difficile, ma non irrealizzabile, Nonostante la difficoltà di misurare e di osservare, nota il professionista che ha partecipato al progetto, la forma di violenza più comune, risultata della valutazione, è quella psicologica. I risultati del percorso, mostrano, che le persone anziane coinvolte hanno accolto bene lo screening e compreso l’importanza dell’esperienza. Altri aspetti considerati da Grassi, l’importanza del contributo formativo degli operatori professionali coinvolti e la scelta dello screening da applicare in un determinato contesto.

maggiori informazioni al link: www.projectsave.eu

Chiara Garavini

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