Il 21 aprile parte il primo Festival di Antropologia “Mille/Piani”

Cultura
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Tre giornate di approfondimento, ragionamento e dibattito sulle tante sfaccettature della diversità.

Comincia domani 21 aprile 2017 alle ore 14:00 la prima edizione del Festival di Antropologia, un’interessante e necessaria iniziativa ideata e realizzata dal Laboratorio Mille/Piani, comunità di studenti del corso di laurea in antropologia, religioni e civilità orientali aperta all’intero ateneo. S’inaugura dunque quest’anno con la tematica della diversità, questione ben presente nel dibattito pubblico che raramente riceve un’attenzione sufficientemente ragionata e approfondita. Mille/Piani propone molteplici punti di osservazione della diversità, sia essa corporea, urbana o sociale. E proprio queste tre declinazioni scandiranno il grande dibattito della manifestazione nella sua tre giorni.

Si comincia il 21 aprile con le “Periferie del Corpo e del Sesso”: nelle aule di via Zamboni 38 si alterneranno interventi e riflessioni di docenti, antropologi e studenti sul tema della diversità fisica; dall’affermazione del corpo come “modello comunicante nella società” alla “Storia di Caterina - che per ott’anni vestì abiti da uomo” raccontata dal sociologo Marzio Barbagli autore dell’omonimo libro. La ragazza fu protagonista della bagarre avvenuta il 16 giugno 1743 nelle vicinanze di Siena quando un garzone con fama di donnaiolo venne raggiunto durante una fuga d’amore e morì ferito da un’archibugiata. Nel comporre le spoglie all’ospedale ci si rese conto che quello sciupafemmine era in realtà una donna, Caterina Vizzani, che per otto anni si era riparata dietro un’identità maschile per poter seguire l’allora illecita e scandalosa inclinazione per le donne.

FestivalAntropologia Citazione


Da segnalare anche l’intervento di Maximiliano Ulivieri, fondatore del progetto LoveGiver che ha tra i suoi obiettivi il riconoscimento della figura dell’assistente sessuale in Italia, su uno dei grandi tabù sessuali senza tempo: la disabilità. Chiuderà la giornata Francesco Remotti, uno dei più celebri e interessanti antropologi italiani.

Il 22 aprile sarà la volta delle “Periferie sociali” con il caso di Riace, piccolo paese calabro che grazie alla sua politica d’accoglienza e integrazione ha rilanciato lo sviluppo dell’area, la migrazione silenziosa delle badanti, la comunità cinese di Prato e alcune ricerche sul tema della parentela tra i rom e i rudari in Italia e in Romania. Chiuderà la giornata la “Notte della Cultura”, vero e proprio evento nell’evento volto a contaminare il tema delle periferie con attività culturali e ricreative.

La manifestazione terminerà il 23 aprile con altri interventi di grande interesse, come quello del docente Giovanni Semi sulla “Gentrification: quando speculazione e turismo glamour vengono chiamati riqualificazione” e l’ “antropologia di un ghetto”, il quartiere Zen di Palermo, del docente e ricercatore Ferdinando Fava. L’ultimo intervento spetterà all’antropologo culturale e saggista Marco Aime sulla “globalizzazione dell’indifferenza”: la famosa espressione di Papa Francesco a sintetizzare quell’atteggiamento di indifferenza o violento sospetto verso chiunque venga percepito come straniero, invasore arrivato a impoverire e depredare la nostra terra.

Christian Tugnoli

Per maggiori informazioni:

Università di Bologna

Via Zamboni, 38 - Bologna

21 aprile 2017 ore 14:00, 22 e 23 aprile 2017 ore 10:00

Ingresso gratuito

www.festivalmillepiani.it

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