Un viaggio nella fotografia contemporanea a Bologna fino al 2 ottobre.
Tornano i giorni dedicate alle nuove tendenze del linguaggio fotografico. Si inaugura venerdì 23 settembre a Dumbo, un festival giunto alla seconda edizione, nato da subito con grandi ambizioni in un periodo complicato come quello della pandemia. Today is Yesterday’s Tomorrow è il tema di quest’anno declinato con mostre, talk, letture portfolio, installazioni e proiezioni con protagonisti della scena internazionale.
Organizzato dalla piattaforma PhMuseum con la regia di Giuseppe Oliverio e Rocco Venezia, il festival vuole indagare il potere delle azioni e la relazione tra passato, presente e futuro. Proprio su questo rapporto intrecciato, si basa il racconto costruito attraverso le immagini ospitate non solo a Dumbo ma anche in Piazza Minghetti, al Cassero e in via dell’Abbadia.
Due sono i progetti dedicati al presente. Il fotografo russo Nikita Teryoshin presenta Nothing Personal sul commercio di armi per la Difesa mentre i francesi Agathe Kalfas e Mathias Benguigui con Asphodel Song si occupano della convivenza tra migranti e locali sull’isola di Lesbo. Piero Martinello e Piero Casentini fanno tappa nel passato con un lavoro sulla cancel culture, The Weight Of The Word, sulla delicata questione tra nazismo e medici che hanno dato il loro nome a scoperte scientifiche. Marcelo Brodsky, argentino, interviene con Nuke sulla foto d'archivio di un'esplosione nucleare suggerendo l’unica alternativa possibile ovvero il disarmo mentre la sudafricana Carla Liesching in Good Hope ha studiato le intersezioni tra rappresentazione, conoscenza e potere nel Sudafrica dell'apartheid.
Foto: Asphodel Song
Si passa poi al futuro con il collettivo danese Sara, Peter & Tobias che con The Merge parte da una suggestione di Elon Musk secondo cui ci sarebbe una probabilità su un miliardo che la nostra realtà non sia il risultato della simulazione di un computer. L’artista svedese Arvida Byström invece ragiona sulla femminilità legata alla presenza e alla rappresentazione online con il suo lavoro Mythic Humanoids. Viaggiano fluide su più dimensioni le altre esposizioni. C’è Sara Palmieri che con la Linea d’Acqua sviluppa una riflessione sulla rappresentazione e sull'estetica del trauma in un tentativo di risolvere la frattura tra la memoria individuale e quella collettiva. Di stringente attualità gli scatti della fotografa ucraina Julie Poly Ukrzalіznitsia ci mostra l'essenza del viaggio sui treni del suo paese prima dell'attuale conflitto. Infine c’è il percorso sentimentale di Angelo Vignali e il suo How To Raise A Hand dove ha modo di mettere a confronto le sue mani e quelle del padre.
Foto: The Merge
Ma le mostre non finiscono qui. C’è Summer Glow del fotografo Piergiorgio Sorgetti, un progetto sulla nostra riviera supportato da Portofino Dry Gin, realtà che sostiene il festival. In Folio invece si potranno vedere i risultati della masterclass di PhMuseum dedicata al fotolibro.
In Piazza Minghetti invece, grazie alla partnership con Fideuram Private Banker, si potrà vedere l’installazione collettiva con scatti di 41 artisti internazionali selezionati tramite una open call. CHEAP porta sulle bacheche di via dell'Abbadia Umbai, una serie fotografica della fotografa Munirah Almehri che immagina il futurismo queer nel contesto kuwaitiano. Neuromantic è la mostra ospitata al Cassero: l’artista colombiana Ana Vallejo approfondisce la questione delle dipendenze amorose.
PhMuseum Days, dal 23 settembre al 2 ottobre. Mostre allo Spazio Bianco di Dumbo (via Casarini 19) allestito per permettere la fruizione alle persone con disabilità motorie: dal 23 settembre al 25 settembre e dal 29 settembre al 2 ottobre dalle 10:00 alle 22:00 (chiuso dal 26/9 al 28/9). Ingresso 12,00 euro (ridotto 10,00 euro). Tutte le info: phmuseumdays.com
Giorgia Olivieri
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