Umanoide robotizzato come coinquilino intelligente.
Le nuove tecnologie, oggi sono in grado di sviluppare progetti sempre più innovativi e sofisticati per poter aiutare giorno dopo giorno le persone di ogni età. È stato elaborato di recente dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione, dell’Università Federico II, di Napoli un robot per aiutare i malati di Alzheimer.
Nel mercato si stanno affacciando numerosi robot per anziani che ricoprono un ruolo sempre più crescente. Si stima che il 22% della popolazione mondiale nel 2050 avrà più di 60 anni; i bisogni delle persone non più giovani aumentano ci si ammala maggiormente si perdono le proprie autonomie.
Un aiuto molto efficace e produttivo viene dall'intelligenza artificiale, i robot diventeranno sempre più essenziali. Al convegno 'Artificial Intelligence and Health', è stato presentato un robot realizzato dai ricercatori di Napoli, in grado di muoversi autonomamente in un appartamento e assistere i malati di Alzheimer.
Foto: medico e robottino
L’umanoide, attraverso telecamere integrate è in grado di monitorare i movimenti del corpo e grazie ad un algoritmo di apprendimento può riconoscere e comprende l’umore della persona e le sue abitudini. L’assistente artificiale se si accorge che, il suo assistito, si comporta in modo diverso dal solito interviene.
La sperimentazione è stata condotta in laboratorio, dove 30 pazienti sono stati osservati mentre convivevano nella stessa stanza dell'umanoide. A gennaio 2019, 40 di questi robot sono stato affidati a volontari e famiglie con malati che testano le loro effettive capacità.
Sono numerosi gli ambiti nei quali i robot intelligenti vengono applicati (sanitario, domestico, scolastico); spesso si sostituiscono o si uniscono all'uomo.
Chiara Garavini
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