Sbarca a Bologna questa manifestazione, alla sua XI edizione, legata al cinema sociale.
Dal 12 al 15 ottobre la città ospiterà, insieme a Firenze, la rassegna dedicata ai film a sfondo sociale con documentari raccolti in tutte le parti del mondo e sarà organizzato da GVC (Gruppo di Volontariato Civile) una organizzazione no profit che si è sempre occupata di sostenere lotte volte a garantire diritti ai popoli oppressi, ha dato il via alle prime radio libere anche grazie e COSPE.
Merita due parole GVC nata dall’iniziativa di un gruppo di giovani universitari, un’associazione che ha aderito a tanti progetti sociali e solidali come le missioni in Africa, varie mobilitazioni politiche per popolazioni in difficoltà, progetti di cooperazione allo sviluppo e che via via si è andata specializzando sempre più nel settore delle emergenze, soprattutto sanitarie e alimentari. Sono ragazzi che hanno sempre desiderato un mondo migliore, più equo, un mondo fondato sul rispetto e la collaborazione tra i popoli dove la dignità dell’individuo sia alla base del vivere civile e per far questo GVC collabora con tutti, dai singoli individui alle forze sociali dalle amministrazioni locali ai governi in modo tale da potersi occupare a 360% del presente ma soprattutto del futuro delle varie comunità perché è importante renderle autonome e indipendenti.
Durante la manifestazione saranno proiettati 20 film in concorso e 15 fuori concorso, chi vince si aggiudicherà il premio “Benedetto Senni” del valore di mille euro e ci sarà anche un riconoscimento in memoria di Giovanni Lo Porto un attivista di GVC ucciso durante un’operazione anti- terrorismo. Inoltre quest’anno ci saranno documentari dedicati ai diritti negati alle donne e al mondo degli under 18 e anche a queste due categorie sarà dedicato un premio, rispettivamente Coop Alleanza e Emilbanca Giovani. La nuova edizione sarà dedicata alle voci da un mondo invisibile, ai conflitti e alle migrazioni dal Medio e Vicino Oriente ma anche dal Nord Africa e dai campi profughi in Turchia o Giordania, temi molto delicati e controversi ma purtroppo tremendamente attuali.
Immagine: locandina del film "Gaza Surf Club" © www.cospe.org
Ma non mancheranno pellicole dedicate alla guerra in Siria raccontate dalle voci di chi ha dovuto prima imbracciare le armi e poi fuggire o ai conflitti dimenticati come quello in Congo o quelli in America Latina che invece continuano a mietere troppe vittime. Come dicevamo ci sarà uno spazio dedicato alle voci femminili, di quelle donne che si sono viste rubare la propria vita, i propri diritti, la libertà e che adesso si trovano in un mondo difficile, dove sono diventate appunto invisibili e sono state costrette a scappare dal loro paese. Il 12 ottobre poi si terrà la terza edizione di “Media e Migrations” intitolato “Un mare di parole: la rappresentazione mediatica dei salvataggi in mare” anche questo un argomento tremendamente attuale che vede coinvolto soprattutto il nostro paese, un tema caldo che non sembra trovare risoluzione anche perché ci sono troppi interessi in gioco.
Un’occasione unica a cui vi consiglio di prender parte per scoprire un mondo cinematografico diverso che, a sua volta vi aprirà gli occhi su tanti temi difficili, delicati e scomodi che però non è più impossibile ignorare.
Valentina Trebbi
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