Il 23 novembre sarà avviata la riforma.
Addio ai registri di settore: dalla prossima settimana si attuerà il RUNTS, ovvero il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. Con quest’ultima definizione si intende un sistema sociale ed economico che fiancheggia le Istituzioni Pubbliche e il Mercato, interagendo con le due parti nell’interesse della comunità.
Trattasi di enti privati che svolgono attività di interesse generale. Gli enti censiti non devono avere scopo di lucro, e hanno l’obbligo di mirare a obiettivi civici, solidaristici o di utilità sociale. Trattasi di Organizzazioni di Volontariato, Enti filantropici, Società di Mutuo Soccorso, Attività di Promozione Sociale, Imprese Sociali incluse le Cooperative Sociali, Reti associative e altri Enti del Terzo Settore.
Le Imprese Sociali perseguono attività di utilità generale: sono tenute alla gestione del patrimonio (con minime redistribuzioni degli utili) e devono seguire procedure particolari per la trasformazione, la fusione, la scissione e la cessione d’azienda. Hanno l’obbligo di depositare il bilancio economico patrimoniale e la nota integrativa. Le imprese sociali sono di natura commerciale e non possono prevalere le risorse non retribuite.

Immagine: presentazione grafico
Sono previsti anche controlli e sanzioni rispetto alla violazione di norme fiscali oltre che dispositivi di supporto e di sviluppo. Riguardo agli ETS sono previsti statuti e regolamenti che sono tenuti a disporre indicazioni specifiche per l’acquisizione della personalità giuridica e per gli atti di trasformazione, fusione e scissione.
La data di avvio è stata indicata nel Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n° 561 del 26 ottobre 2021 il quale dà una svolta a migliaia di strutture: si chiude l’era dei registri di settore e le organizzazioni si trasferiranno nel Registro Unico. Ad esso potranno iscriversi anche quelle di nuova generazione e quelle che non appartenevano a nessuna categoria di settore.
Fin dai primi mesi di partenza del RUNTS, ne entreranno a far parte 93.000 enti; oltre 177.000 sono invece quelli potenziali che potrebbero decidere di inserirsi e circa 270.000 gli organismi riconosciuti come appartenenti al terzo settore. Il 23 ottobre scorso è andato in onda in diretta su Facebook e su You Tube il focus: “Registro Unico del Terzo settore – Come funziona e le tappe del suo avvio” realizzato da CSVnet e dal Forum Nazionale del Terzo Settore nell’ambito del progetto Cantiere Terzo Settore.
Per maggiori informazioni:
www.cantiereterzosettore.it/gli-approfondimenti/guida-alluso-del-registro-del-terzo-settore/
Silvia Saronne
BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS