Questo articolo non è stato scritto per generare allarmismo, ma per mettere a conoscenza i consumatori.
Questo prodotto è diffusissimo sulle tavole italiane sotto forma di diversi prodotti tipo: wurstel, hamburger, crocchette di pollo, cotolette, spinacine, finanche i tortellini, però ancora in pochi sanno cos’è, e soprattutto i consumatori continuano ad usarla senza informarsi su come avviene la sua produzione.
Cos’è realmente in realtà la Carne Separata Meccanicamente?
La carne separata meccanicamente, nel gergo tecnico più semplicemente CSM, è un sottoprodotto della lavorazione degli scarti di pollo, che normalmente appunto, come dice la parola stessa, sono degli scarti di lavorazione che, una volta tolte le parti edibili tipo petto, cosce, ali, la carcassa del pollo veniva buttato. Queste vengono messe in un grosso trituratore e spremute, quindi si estrae la carne rimasta ancora attaccata alle ossa, però ci sono in mezzo anche ossa cartilagini e midollo.
Si utilizza solo carne di pollo in quanto, la Comunità Europea a vietato, di fatto l’utilizzo di carni ovine, bovine e caprine, per rischi di salute. Nel 2012, dal Ministero della Salute italiano effettuando esami su dei campioni ha rilevato che, nella carne CSM, erano presenti elementi patogeni, nella misura oltre il 10%, quali: salmonella ed anche escherichia coli nella misura del 15%, il che questo dato è molto più incidente rispetto ad altri tipi di carni o derivati analizzate. C’è da dire però che la carne CSM va consumato solo previa cottura, per eliminare la salmonella, mentre per l’escherichia coli, non è un elemento patogeno perché esso è presente all’interno dell’intestino umano.
Foto: come viene separata meccanicamente e trasformata la carne
Quali effetti ha la carne CSM sulla salute?
Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), i pericoli derivano dalla contaminazione delle materie prime, prettamente di natura microbiologica e comunque da associare da norme igieniche non correttamente applicate durante la lavorazione, e che comunque il pericolo resta identico anche per le carni fresche, alle carni macinate o altri preparati di carni. Sempre secondo l’autorità, con il processo produttivo che utilizza l’alta pressione, si ottiene un maggior degrado delle fibre con la conseguenza che la contaminazione microbica subisce un aumento.
Per concludere ricordo ai consumatori di verificare sempre le etichette, ed il costo soprattutto rispetto alla carne presente nell’alimento e verificare gli altri ingredienti presente nel prodotto. Se si verifica l’etichetta noterete che la carne CSM, è il primo ingrediente principale, la carne fresca è presente in minima parte e acqua che risulta essere il terzo ingrediente principale. Il tutto condito da aromi, spezie, sale e altri ingredienti minori. Alla fine questi prodotti risulterebbero più cari che si acquistasse carne fresca.
Valter D'Angelillo
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