Alice's Restaurant, una favola hippy

Cinema
Tipografia

Alice's Restaurant Massacree approda al cinema.

Il film è la messa in scena cinematografica della canzone autobiografica “Alice’s Restaurant Massacree”, di Arlo Guthrie, figlio del grande folk-singer americano Woody Guthrie (morto nel 1967). Il film è anche un omaggio a quest’ultimo, grande cantautore e menestrello d’America, cui si ispirò moltissimo anche Bob Dylan.

La canzone di Arlo durava ben 18 minuti e 20 secondi, ed era un monologo satirico contro la Guerra del Vietnam e la leva obbligatoria: fu scritta nel 1967, e presentata a Woodstock nel 1969. Il film uscì il giorno dopo la fine del Festival di Woodstock. Al centro della vicenda c’è una comune di hippy che vive in una chiesa sconsacrata, sorta intorno al ristorante di Alice: sia il personaggio di Alice che la vicenda della comune sono reali, ma romanzati in termini satirici.

La resa filmica prende l’aspetto di un racconto di formazione e racconta la gioventù del diciottenne Arlo, che si reca al college con l’obiettivo dichiarato di evitare il servizio militare. Allorchè ne viene espulso per i suoi atteggiamenti trasgressivi, decide di mettersi in cammino: lungo la strada incontra Alice e Ray, che gestiscono un ristorante a Stockbridge (Massachusetts) allo scopo di finanziare una comunità hippy che vive in una chiesa sconsacrata situata a poca distanza.  Arlo si aggrega alla comune, ma intanto va a trovare il padre morente in ospedale, a New York (infatti Woody Guthrie era morto due anni prima).

Alices Restaurant Di Arthur Penn

Foto da: http://www.mondoraro.org

Cerca di orientarsi, come giovane uomo, fra le difficoltà della vita, in particolare quelle della vita affettiva (e comunque troverà l’amore): ma intanto incombe la visita militare. Ebbene riuscirà ad ottenere il tanto sospirato esonero per un incredibile motivo: scarico abusivo di rifiuti. Infatti assieme ad un compagno aveva scaricato i rifiuti della comune in un dirupo nel Giorno del Ringraziamento, avendo trovato chiusa la discarica comunale, ed era stato arrestato. Ma quando torna dalla visita di leva, il protagonista scopre che la comune hippy si sta per sciogliere: ognuno andrà per la sua strada, non prima di aver pianto un compagno morto in un incidente di moto.

Il film è una favola hippy che racconta la disillusione di una generazione, in cui è già forte la nostalgìa per un incanto perduto: ma al contempo lascia aperta la porta della speranza. Il messaggio sembra essere che per un giovane è possibile trovare la propria strada, anche in una società spietata e corrotta come la nostra. Un ottimismo forse a buon mercato (e secondo alcuni ipocrita), ma sicuramente contrapposto al cupo pessimismo di “Easy Rider” (stesso anno). La satira del film è pesante in particolar modo nei confronti dell’Esercito, ma non risparmia le altre istituzioni (famiglia, scuola, polizia). Il film fu ambientato nella Chiesa sconsacrata di Great Barrington (Massachusetts), che fu comprata nel 1991 da Arlo Guthrie e trasformata nel “Guthrie Center”, luogo di incontro interreligioso. 

Il valente regista Arthur Penn aveva già fatto centro con “Anna dei Miracoli” (1962), “La Caccia” (1966) e “Bonnie and Clyde” (1967), tradotto in Italia come “Gangster Story”: confermerà la sua lucida vena artistica in film come “Il Piccolo Grande Uomo” (1970) e “Bersaglio di Notte” (1975). Penn ebbe tre nomination all’Oscar,ma non ebbe mai la soddisfazione di vincerne uno.

Andrea Vecchi

SCHEDA DEL FILM:

USA 1969

Regìa          Arthur Penn
Interpreti    Arlo Guthrie, Patricia Quinn, James Broderick, Pete Seeger, Lee Hays
Musiche      Arlo Guthrie, Pete Seeger, Joni Mitchell, Garry Sherman

Condividi

Submit to FacebookSubmit to Twitteristagram logo
BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS