Regione Emilia-Romagna, obiettivo sicurezza stradale

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La nostra regione, dal 1994 è al primo posto in Italia per educazione, prevenzione, sicurezza.

L’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Regione Emilia-Romagna, ha confermato anche per il 2017 le consuete iniziative della Giunta in materia di sicurezza stradale con qualche novità in più. Nel 2017, si ripartirà con una serie di incontri, corsi e progetti rivolti agli studenti. Lo scorso anno, 113.223 studenti e 1.520 docenti di 545 scuole dell’Emilia-Romagna hanno partecipato alle attività di «educazione a una guida sicura», nel 2017 l’obiettivo è quello di raddoppiare il numero dei partecipanti.

Le diverse iniziative previste per il 2017 coinvolgeranno Regione, Osservatorio per la sicurezza stradale, Ufficio scolastico regionale e Arma dei Carabinieri, con l'obiettivo di accrescere negli studenti conoscenza e rispetto dei regolamenti della circolazione stradale e diffondere buone pratiche, cultura della sicurezza stradale, mobilità sicura, consapevole e sostenibile che coinvolga tutti i cittadini/utenti delle strade. Nelle scuole verrà utilizzato materiale didattico mirato al progetto, ma particolare rilievo, avrà la nuova iniziativa per conoscere da vicino il lavoro delle forze dell’ordine.

Questi progetti sono stati presentati in Regione, durante una conferenza stampa tenuta dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Raffaele Donini, dal Presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Mauro Sorbi, dal comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna Valerio Giardina, Giovanni Schiavone per l’Ufficio scolastico regionale e Sandra Feroni dell’Istituto Serpieri di Bologna.

  • Il progetto prevede

Nel 2017 la novità sarà l’iniziativa «Carabinieri per un giorno» con incontri nelle scuole superiori e visita alle sedi dei nuclei investigativi per assistere al funzionamento dei posti di controllo, delle unità mobili di sicurezza nelle strade e per sensibilizzare i giovani sulle conseguenze nell'abuso di alcolici e droghe. Vi sarà inoltre il «Track Crash Test simulation», una prova simulata con appositi manichini per vedere cosa accade al corpo umano durante un incidente. In apposite aree riservate alle prove pratiche di guida sicura, si svolgeranno incontri con ragazzi di tutte le età. Vi sarà la riedizione della «patente del triciclo» e del «casco in bici», competizione alla quale nel 2016, parteciparono 12.400 bambini che ricevettero la «patente», mentre ai primi 1.000 scolari tra i 6 e i 10 anni vennero donati i caschi da ciclista: Quella stessa iniziativa, si svolgerà anche nel 2017.

  • L’educazione alla sicurezza stradale in Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna, opera per affrontare e ridurre sensibilmente gli incidenti sulle strade, partendo dall'attività di prevenzione, soprattutto nelle scuole. La collaborazione fra Regione, Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale e mondo della scuola è stata avviata nel 1994. L’intesa ha sempre funzionato in sinergia con Polizie Locali, Polizia stradale e Associazioni di Volontariato. Negli anni passati, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato i progetti di educazione stradale con 3,6 milioni di euro, nel 2017 investirà 86.400 euro. Si finanzieranno aree idonee alle esercitazioni di guida di ciclomotori e motocicli, con un finanziamento di 1 milione di euro.

Otto le aree finora realizzate in regione, come quella attrezzata all'interno dell'Istituto «A. Serpieri» di Bologna. oltre al «Laboratorio europeo delle sicurezze» che si trova all'interno della scuola, con aule didattiche e simulatori di guida. Aree simili, si trovano a Rimini, Modena, Reggio Emilia e Gossolengo, altre due saranno realizzate a Lugo e Parma.

  • Intenti e commenti

«Il nostro obiettivo è ridurre gli incidenti nelle strade e migliorare la sicurezza per tutti», ha sottolineato l’Assessore Regionale a Infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini. «In linea con quanto previsto dal Programma europeo di azione per la sicurezza stradale, che vuole ridurre i feriti e dimezzare il numero di morti entro il 2020, abbiamo messo in campo diversi progetti incentrati sull'educazione e sulla diffusione di comportamenti corretti. Stiamo lavorando insieme all'Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, alla scuola e alle forze dell’ordine e continueremo a farlo, prestando grande attenzione a chi guiderà domani ed anche ai ciclisti, gli utenti più deboli della strada, partendo dai più piccoli».

«L'Osservatorio regionale diffonde la cultura della sicurezza stradale stimolando un cambiamento dei comportamenti attraverso azioni formative rivolte soprattutto ai minorenni- spiega il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione, Mauro Sorbi - affinché diventino ‘sentinelle' della sicurezza stradale nei confronti degli adulti che li circondano: genitori, nonni, ... La collaborazione col mondo della scuola è per questo fondamentale. Quest'anno, per la prima volta, avremo anche la collaborazione con l'Arma dei Carabinieri, raggiungendo un doppio risultato: mutamento culturale sia verso gli atteggiamenti scorretti sulla strada che producono incidentalità, sia nei confronti dell'Arma che deve essere percepita non come elemento coercitivo, ma come collaborativo per instaurare un maggior clima di sicurezza per tutti. Sia per questo progetto che per quello dei ‘crash test’ l’Osservatorio vigilerà, insieme alle scuole, sulle ditte di trasporto che accompagneranno i ragazzi».

«Iniziamo questa avventura con grande entusiasmo e fiducia», ha affermato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, Valerio Giardina. «Per un giorno saremo un riferimento per i bambini e i ragazzi, con l’obiettivo di farli avvicinare ai temi fondamentali della legalità e del contrasto all'uso della droga. Nel corso delle giornate di incontro faremo anche prove pratiche nelle nostre sedi».

Luciano Bonazzi

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