Né con Salvini, né con le ONG.
È per me abbastanza facile non essere dalla parte di Salvini, sete di potere, visione ristretta del mondo, politiche miopi, ricerca del facile consenso, etc. etc.
Se mi è facile capire il comportamento della capitana Carola, era lì, quello doveva fare e lo ha fatto bene, nel rispetto delle persone e dell’onore marinaresco.
Qualche sospetto me lo suscitano le ONG, sto parlando di queste, impegnate in queste specifiche attività di salvataggio, avverto un vago sentore di ideologia, come di chi vuole salvare il mondo con una barchetta.
Insomma, siamo in presenza di uno scontro ideologico, come se tutto quello che viene fatto avesse soprattutto un valore simbolico, da una parte fermare l’immigrazione (o perlomeno, fare finta) serve ad esorcizzare le difficoltà derivanti dall'insicurezza della società contemporanea, dall'altra il salvataggio delle vite in mare tende a far ripartire una ideologia solidaristica sempre più frammentata e poco efficace.
Nessuno che pensi ad utilizzare i mezzi navali degli stati mediterranei per salvare chi ne ha bisogno o mandare i caschi blu dell'ONU in Libia per stabilizzare una situazione assolutamente infernale.
Maurizio Cocchi