Merola ha siglato il Patto LGBTQI

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La scorsa settimana il Sindaco Merola ha firmato il Patto LGBTQI con 14 associazioni cittadine.

Il "Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQI nella città di Bologna" firmato da Merola, è frutto di un percorso tra Amministrazione comunale e 14 associazioni LGBTQI. La firma giunge al termine della presentazione di 52 progetti. Con la firma del Patto, il Primo Cittadino conferma la sua tradizionale posizione all'avanguardia, che lo caratterizza nel rapporto con le associazioni gay, lesbiche e transessuali.

Questo patto di collaborazione, avrà valore fino al 30 settembre 2021, l'Amministrazione Comunale e le associazioni firmatarie hanno stabilito un articolato Piano d’azione mirato a bisogni, obiettivi e azioni della Comunità e Persone LGBTQI. Le associazioni firmatarie s’impegnano a rimuovere, assieme all'Amministrazione Comunale, ogni forma di discriminazione delle persone e della comunità LGBTQI, col fine ultimo di ottenere che ogni cittadina e cittadino, viva liberamente la propria identità e orientamento sessuale.

Bologna Patto Comune LBGT

Foto: Sindaco Virginio Merola e rappresentanti delle varie Associazioni LGBTQI

Punto centrale del Patto, è La Salara di via Don Minzoni 18, che verrà assegnata per fini istituzionali, a parte delle associazioni per le loro attività. Dopo la firma del patto verranno stilate le convenzioni e i protocolli operativi con le associazioni per definire la concessione d’uso temporaneo degli spazi e immobili pubblici, i contributi finanziari e il rimborso delle spese sostenute.

Al termine dell’incontro, commentando il Patto, il Sindaco Virginio Merola ha dichiarato: «È un passo in avanti notevole che facciamo anche a livello nazionale, siamo abituati, nella storia della nostra città, ad avere un rapporto solido con il movimento LGBTQI. Oggi, grazie al percorso che abbiamo fatto assieme affermiamo che quelli portati avanti dalle vostre realtà, sono servizi di interesse generale svolti per conto del comune di Bologna». In conclusione, il Patto salvaguarderà non solo il movimento LGBTQI, ma tutta la comunità e Bolognese!

Luciano Bonazzi

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