Laura Bassi, il ritratto di una donna d’altri tempi

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È stata la seconda donna laureata in Italia; specializzata in fisica.

Al secolo Laura Maria Caterina Bassi Veratti, nacque a Bologna nel 1711, quando la città turrita faceva parte dello Stato Pontificio; il padre era Giuseppe Bassi dottore in Legge, la madre si chiamava Maria Rosa Cesari ed abitavano a Scandiano (Re). Fu la prima donna ad intraprendere la carriera accademica e scientifica e la prima al mondo a ottenere una cattedra universitaria. 

Donna molto dotata intellettualmente, tant’è che la famiglia la affidò al docente Gaetano Tacconi che le insegnò medicina, biologia e storia naturale, oltre che logica, metafisica, fisica e psicologia, tutte materie che venivano studiate nei collegi e nelle università, ma che, visto il periodo storico lei non poteva frequentare. 

Nel 1732 grazie anche al cardinale Prospero Lambertini, futuro Papa Benedetto XIV, ed al Senato Accademico ottenne la laurea in filosofia e la facoltà di libera docenza; fu inoltre inserita presso il Collegio dei dottori in filosofia. Discusse anche la tesi di filosofia naturale per ottenere un ulteriore libera docenza e ricevette dal Senato Accademico la laurea onoraria di filosofia.

Laboratorio Di Scienze

Foto: laboratorio di Scienze del Liceo Laura Bassi © http://laurabassi.it/storia

Nel 1732 tenne la sua prima lezione presso l’Archiginnasio di Bologna, nel 1734 fu invitata a partecipare alla cerimonia dell’Anatomia Pubblica. Pochi anni dopo si sposò con un medico, Giuseppe Veratti; lo scelse perché non gli avrebbe messo ostacoli per i suoi studi. Ebbe 8 figli. Da Papa Benedetto XIV fu nominata accademica benedettina, ma molti dei colleghi si opposero alla nomina. Il Papa, allora, decise per Laura un 25º posto, originariamente non previsto, all’epoca i posti dell’accademia erano 24.

Nel 1749 iniziò a tenere corsi di fisica sperimentale e fu un successo. I suoi corsi si svolsero nella sua casa e nel laboratorio. L'unico corso sulla materia a Bologna ed era frequentato da studenti dell'Università; dal 1766 iniziò ad insegnare fisica sperimentale presso il Collegio di Montalto delle Marche

Fu una seguace delle teorie di Newton e volle applicare le sue teorie in molti campi di ricerca; fu anche insegnante di Lazzaro Spallanzani suo cugino. Stimata grazie alle ricerche da lei effettuate e anche attraverso la sua attività di docente, riuscì a farsi assegnare la cattedra di professore in fisica sperimentale. Parlava benissimo il francese che usava molto spesso quando aveva dei visitatori. Morì a Bologna nel 1778.

Valter D’Angelillo

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