Il 21 settembre presentazione dell’iniziativa nel cortile di Via Gioconda, 3 a Cremona.
La parola “caregiver” identifica tutti coloro che prestano aiuto e supporto a familiari disabili bisognosi di assistenza continua o non autosufficienti nel compimento degli atti della vita quotidiana.
I caregiver in Italia sono oltre sette milioni, in maggioranza familiari (donne) dei pazienti o degli anziani fragili. Numerose sono le responsabilità e il carico di lavoro di chi si prende cura del familiare malato o disabile h24 senza mai un’attimo di pausa. Esso, infatti, rischia di rimanere schiacciato dalla gestione dei propri impegni legati alla sua vita privata e dai bisogni dell’assistito.
Immagine: locandina dell'iniziativa
Il carico emotivo del caregiver è enorme, in molti casi si può configurare sotto forma di stress o nella sindrome del burn out (dal verbo inglese “to burn out” che letteralmente significa estinguersi, consumarsi), esaurimento di energie di chi si occupa di assistenza e il rischio di ammalarsi è davvero alto.
La salute psicofisica del caregiver deve essere tutelata al massimo per scongiurare gli effetti negativi che possono influenzare il lavoro di cura. È importante, allora chiedersi come aiutare chi aiuta, anche in considerazione del fatto che i caregiver sono figure fondamentali per la società, soprattutto in l’Italia, nella quale vi è un generale invecchiamento della popolazione dovuto anche ai progressi della medicina.
Da questo interrogativo, la Cooperativa Sociale Ventaglio Blu con ANFFAS di Cremona e l'iniziativa Trame d’Anime organizza incontri per donne che si prendono cura del disabile. Il laboratorio "Conversazioni tessili: storie nella cura" offre uno spazio informale di creatività.
Chiara Garavini
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