Auser promuove l'arte per via Stalingrado

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“Cittadini attivi” in campo per dare nuova vita al ponte. Promuovere l’arte come risposta al vandalismo, ma anche incentivare i cittadini a prendersi cura del bene più prezioso: la propria comunità. È così che è nata l’iniziativa 100/40 muri diversi, che il 1° e l’8 ottobre ha visto scendere in campo oltre 50 artisti, per dare nuova vita al Ponte di via Stalingrado, da anni ingrigito e rovinato dai tag.

“L’idea non è nata per caso, racconta il promotore Roberto Morgantini, ormai da alcuni anni in Cirenaica durante la Tavolata multietnica, grazie alla collaborazione dell’artista Luis Gutierrez, vengono realizzati splendidi murales, che hanno dato nuova bellezza e colore a questa zona della città. Quindi perché non promuovere ed estendere questa bella esperienza anche in altre aree di Bologna? E il Ponte di Stalingrado ci sembrava proprio il posto giusto. Un luogo tanto visibile per chi arriva in città dall'autostrada e dalla tangenziale, e così abbandonato a se stesso”.

E l’appello non è certo passato inosservato. Sono stati infatti tantissimi gli artisti, i cittadini e i volontari che hanno scelto di prendere parte all'iniziativa: prima per dare di bianco ai muri del ponte e poi per riempirli di arte di colore. Tra questi non sono mancati gli artisti più noti, come lo stesso Gutierrez, il bolognese Andrea Benetti, il cileno Juan Contreras, il muralista Paolo Bevere, che ha realizzato il primo murales accessibile anche ai non vedenti. Ma anche comuni cittadini con la passione per la pittura, associazioni culturali, educatori e insegnanti con i loro ragazzi; e ancora, rappresentanti delle Istituzioni, personaggi del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo.

Ma accanto agli artisti e ai pittori (di mestiere e “improvvisati”) è stata la comunità intera a scendere campo e ad attivarsi. Dagli sponsor Masibo e Coop Alleanza 3.0, che hanno regalato vernici, pennelli e rulli; a Hera, Er.go, il ristorante Diana, che hanno contribuito all'organizzazione dei pranzi; ai musicisti che hanno animato le due giornate, trasformandole in veri e propri momenti di festa.

E naturalmente anche Auser, da sempre impegnata per promuovere coesione sociale e partecipazione civica, non poteva mancare. I volontari dell’associazione si sono infatti impegnati in prima persona nelle due fasi di imbiancaggio e hanno contribuito ai pranzi con ottimi dolci e tigelle per tutti.  

“Abbiamo accolto con grandissimo piacere l’appello dell’amico Morgantini, sottolinea il Presidente di Auser Bologna, Secondo Cavallari, Crediamo che iniziative come questa ci rendano tutti un po’ migliori, perché ci insegnano che non dobbiamo stare alla finestra e che ciascuno di noi, con le proprie capacità e i propri limiti, è parte integrante della comunità e può fare qualcosa per migliorarla e renderla più solidale e coesa”. 

“Valori che sono parte fondante della nostra visione di volontariato, aggiunge Cavallari, da sempre basata sulla valorizzazione delle competenze e delle capacità a tutte le età e sulla partecipazione di tutti i cittadini, anche quelli più fragili e bisognosi, alla vita della comunità”. 

Annalisa Bolognesi

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