Benvenuto ITC Lab!

Inclusione
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L'ITC Teatro di S. Lazzaro inaugura un nuovo spazio nel cortile del teatro dedicato a incontri, laboratori e spettacoli.

“Voi avete fretta di capire queste scatole. Bene. Allora pensate un circo come lo conoscete voi e eliminate subito il tendone, poi le sedie e anche le panche delle tribune.
Quindi eliminate gli animali, e alla fine le persone. Ecco, dopo aver eliminato queste cose, quello che rimane è un circo c
ome il mio, che si può mettere dentro grandi contenitori e lasciare nel buio di un posto chiuso per anni. Értitek? Riuscite a capire come spiego le scatole?” 

M. Magnani, "Il circo capovolto"

A S. Lazzaro, ieri, martedì 3 ottobre, è spuntato un tendone da circo in mezzo al prato.

Si chiama ITC Lab, ed è la nuova tensostruttura che il Teatro ITC di S. Lazzaro dedicherà a incontri, spettacoli e laboratori, rivolti in particolare ad attori e pubblici che più di altri necessitano occasioni conviviali di incontro e scambio al di là della semplice entrata a teatro, tra questi giovani, migranti e persone con disabilità.

Concepito come un vero e proprio tendone da circo, a pianta circolare, con panche di legno modulabili a seconda delle esigenze, ITC Lab è stato pensato con criteri di accessibilità che passano prima di tutto dalla relazione, dal vedersi in faccia tra spettatori per esempio, complice la struttura del cerchio e l'unione palco-platea, oltre che attraverso la proposta di spettacoli capaci di aprirsi a momenti di socialità ulteriori. Ed ecco allora che una cena, unita a un concerto o alla restituzione di un laboratorio, può diventare per tutti un'occasione importante per stabilire forme di legame e conoscenza anche con chi per età, vissuto o difficoltà motorie e/o sensoriali rischia ancora di rimanere escluso dalla condivisione di momenti di svago e di piacere.

«ITC Lab nasce da un'idea di teatro inteso come piazza coperta» spiega il regista e direttore di ITC Teatro Andrea Paolucci «un luogo che abbiamo cominciato a concepire un anno fa per farne uno spazio che potesse contenere attività sociali e di socialità. Pensare di rivolgersi a categorie fragili ci ha posto fin dall'inizio un interrogativo in termini di significato. Noi, che amiamo metterci in relazione con l'esterno, ci siamo confrontati molto in questi anni con la progettazione europea e ci siamo subito accorti che l'UE è molto chiara in questo senso, posiziona i propri finanziamenti sulle specificità delle fragilità, donne, giovani, migranti... Queste categorie non sono utili a nessuno. Parlare di fragilità è parlare di tutti noi. Prendersi cura della fragilità perciò significa per noi prendersi cura delle persone per farle stare bene, coinvolgerle con un ruolo in un luogo, come ITC Lab, in cui ritrovarsi e identificarsi. Non è un caso che il prato verde che presto crescerà intorno al nostro tendone sia stato seminato dalla Coop Agriverde, è già il segno del tipo di partecipazione che vogliamo cercare».

Inaugurazione ITC Lab

Foto: autorità al taglio del nastro per l'inaugurazione dell'ITC Lab

«Per questo» come ha sottolineato con passione il sindaco di S. Lazzaro Isabella Conti «l'ITC Lab rappresenta uno "spazio-veicolo", capace di unire persone ed esperienze in un contenitore carico di contenuto, che così facendo diventa un baluardo di civiltà. Lavorare attraverso il teatro su socialità e inclusione è fare un lavoro politico nel senso più alto del termine e anche l'amministrazione comunale ha il dovere di individuare la “casa del teatro” e di impegnarsi per mettere insieme strumenti urbanistici a favore della cultura».

Dello stesso parere il preside dell'Istituto E. Mattei Roberto Fiorini, il cui Istituto d'Istruzione Superiore sorge accanto al teatro e che ha sottolineato come oggi sia necessario «costruire dal basso, attraverso la partecipazione diretta dei ragazzi, che sempre di più hanno bisogno di confrontarsi con altri tipi di linguaggio, ormai estranei alla narrazione a capitoli della nostra generazione».

Accanto a lui Alberto Lenzi di Fondazione Bartolini, il principale finanziatore del progetto e padre di un ragazzo con difficoltà, studente del Mattei, che ha precisato come la sua attenzione sia caduta su ITC Lab, «non tanto per ragioni personali, ma per la concreta capacità di inclusione e il lavoro di squadra che ogni giorno la scuola e il teatro sono stati in grado di mettere in campo e che ho avuto modo di vedere e toccare con mano nel corso di questi anni. Non c'è civiltà se lasci indietro qualcuno e una scuola che non lascia indietro nessuno è una scuola di eccellenza».

Così, sostenuti da un folto pubblico di cittadini, Paolucci, Conti, Lenzi e Fiorini (nella foto) hanno tagliato con gioia il nastro che ha inaugurato l'apertura del tendone, che al mattino riserverà laboratori teatrali rivolti a persone con disabilità, con la partecipazione in particolare della compagnia Gli amici di Luca e ai bambini e ai ragazzi delle scuole, che saranno accompagnati all'incontro con la diversità dagli animatori con disabilità della Coop Accaparlante all'interno del Progetto Cultura Libera Tutti, in partnership con Istituzione Bologna Musei. La sera, eventi e spettacoli daranno spazio a cibo e musica.

QUI il primo calendario di eventi, tutti a ingresso libero.

Lucia Cominoli

Per informazioni: www.teatrodellargine.org

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