E-R: la Regione in prima linea contro gli incendi boschivi

© protezionecivile.regione.emilia-romagna.it

Ambiente
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Un impegno intrapreso a inizio estate, che si protrarrà oltre il 10 settembre.

Le ondate di caldo anomalo registrate quest'anno, hanno investito l'intera penisola, in particolare il Centro sud, ma anche l'Appennino settentrionale. L'assenza di piogge e la conseguente siccità, sono evidenti osservando corsi d'acqua e bacini, scesi ben al di sotto del livello minimo di guardia. A causa di queste condizioni climatiche estreme, a fronte dell'alto pericolo incendi, Regione Emilia-Romagna ha posto divieti ad accendere fuochi provocando fiamme e braci. A tal proposito si e proibita la pulizia di pascoli e terreni agricoli bruciando le stoppie. Questa pratica, è sì benefica per i terreni, ma non in condizioni di grave pericolosità come quelle di quest'anno.

La norma di divieto, emanata nello scorso luglio da Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, viene attuata in sinergia col corpo regionale dei Vigili del Fuoco e il comando dei Carabinieri Forestali. Permane il divieto assoluto, nelle aree forestali, l'utilizzo di dispositivi che generino fiamme e scintille, sia per salvaguardare la natura, ma anche per evitare le pesanti sanzioni previste per i responsabili d'incendi dolosi.

Chiunque adotti comportamenti tali da innescare un incendio boschivo rischia sanzioni fino a 10.000 euro e penalmente la reclusione fino a 5 anni per gli incendi involontari, oppure a 10 anni per quelli provocati volontariamente, oltre al risarcimento dei danni. Tutti i giorni dalle 8 alle 20 è attiva la Sala Operativa Unificata Permanente controllata da funzionari di Prefetture e Comuni, Mentre in orario notturno è in funzione un servizio reperibilità 24 ore su 24, un servizio d’emergenza garantito dai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco.

Si raccomanda a chiunque avvisti un incendio, di chiamare i numeri d'emergenza 115 e 1515, mentre parallelamente i Carabinieri Forestali, svolgeranno attività di prevenzione e repressione, tramite pattugliamenti territoriali. Oltre alla prevenzione e repressione, la Regione ha approvato un bando per intervenire nelle aree colpite da incendi e calamità naturali.

Un Esempio Di Rimboschimento

Foto: un esempio di rimboschimento © www.cittametropolitana.torino.it

La giunta regionale, ha provveduto a fornire un aiuto concreto a favore dell’ambiente mettendo a disposizione 1.992.126 € per il 2017, rivolti alla conservazione, recupero e sviluppo delle aree forestali. Per rendersi conto della vastità delle aree verdi regionali, basti pensare che sono stati censiti ben 600.000 ettari di superficie boschiva, un dato che pone l'Emilia Romagna, tra le regioni più verdi del paese. Gli aiuti saranno distribuiti mediante un bando, attivato all'interno del Programma Sviluppo Rurale da attuarsi entro il 2020. Il PSR, sostiene progetti mirati al rimboschimento riforestazione delle aree colpite da incendi, fitopatologie o maltempo.

I finanziamenti sono rivolti agli Enti pubblici: Comuni, Unioni di Comuni, Città Metropolitana di Bologna, Consorzi forestali, Enti di Gestione Parchi e Biodiversità. Questi soggetti potranno inoltrare le domande al sito PSR fino all’11 novembre 2017, per beneficiare di finanziamenti fino a 150.000 euro, altresì informandosi in Regione, nel settore Agricoltura e Pesca.

Luciano Bonazzi

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