Il Bologna cade alla Sardegna Arena

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Serviva un risultato utile, ma la partita racconta un'altra storia.

Mr. Inzaghi si affida alla stessa formazione che ha battuto in casa Roma e Udinese, con l’unica eccezione di Dijks per Krejci, mentre Orsolini, inizia dalla panchina. La partita si fa subito difficile per il Bologna, a causa di Castro, autentica spina nel fianco della difesa bolognese. Da una sua incursione nasce il primo gol sardo al 22’, grazie a un cross perfetto per Joao Pedro, che realizza di testa. Per tutto il primo tempo l’azione dei felsinei risulta alquanto deludente.

Nella ripresa il Bologna prova a dare una scossa: al 4' Falcinelli tira in porta e trova la deviazione di Romagna. Al 14' è Nagy a tirare, ma Cragno sfiora con le dita deviando. Non passano 3 minuti che Skorupski nega il gol a Joao Pedro, ma al 68’ Pavoletti, sempre di testa, fa tesoro del cross del solito Castro e insacca. I felsinei provano a rimontare prima con Svanberg e poi con il colpo di testa di Santander, ma l’estremo difensore sardo dice di no, risultando un muro invalicabile.

Si chiude con una sconfitta per 2-0. Ora è necessario che le prossime partite, disputate contro le compagini coinvolte nella lotta per la salvezza, vengano vinte, se si vuole fare un campionato tranquillo. Mr. Inzaghi durante la sosta avrà il suo bel da fare, in tutti i reparti non solo quello difensivo, anche se l’allenatore ha notato che il Bologna è reattivo e può ancora dire la sua in campionato.

Valter D'Angelillo

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